La banda Speranza ha fatto il record: 2 milioni di famiglie italiane sono costrette a vivere in povertà assoluta, per un totale di 5,6 milioni di persone tra cui 1,3 milioni di bambini. Record dal 2005. Un bel risultato, nonostante l’ingente spesa per il reddito di cittadinanza, per gli inutili navigator. In compenso Lamorgese e compagni insistono per far arrivare in Italia il maggior numero di migranti, con l’aiuto delle menzogne dei media che raccontano solo di mamme e bambini affamati, ignorando giovani uomini in ottima salute.

Per i media, invece, il milione e trecentomila bambini italiani costretti a vivere in povertà non esistono, non contano, non hanno diritti.
Non hanno i cellulari di ultima generazione di cui dispongono molti migranti. Non incidono per più di 30 euro al giorno sui conti dello Stato, cioè sulle nostre tasse. Sono bambini privi di speranze in un ascensore sociale che non piace alla gauche caviar. Non hanno genitori che spacciano, non hanno computer per seguire le lezioni in Dad.
Sono bambini fastidiosamente imbarazzanti perché rappresentano il risultato di tutte le politiche di una sinistra che odia gli italiani, che tutela solo i clandestini, che prevede aiuti per l’inserimento lavorativo degli stranieri. “Nessuno resti indietro” è solo uno slogan che prende in giro quasi 6 milioni di italiani.