Gli investimenti non garantiscono il successo, ma la mancanza di investimenti garantisce il fallimento.
Dunque sono una benedizione i 100 milioni di euro che la Fondazione Crt ha destinato alle Ogr di Torino per trasformarle da Officine Grandi Riparazioni per i treni (abbandonate da anni) in Officine delle idee.
La prima parte dell’intervento, che avrebbe dovuto fare delle Ogr il polo di riferimento culturale ed artistico della città, non ha portato a grandi risultati. Scelte discutibili, ossequio fastidioso a tutto ciò che è politicamente corretto, hanno impedito il decollo. Ma il recupero della struttura resta e basterà cambiare la strategia culturale per far sì che le Ogr rappresentino qualcosa di più e di meglio.
Ma 50 milioni di euro sono stati destinati al progetto OGR Tech: ai lati di una vera e propria agorà per l’incontro tra persone e lo scambio delle idee, si aprono due campate caratterizzate da ambienti di cristallo per sale riunioni e uffici open space su due piani, modulari e flessibili, con 500 postazioni di lavoro “smart”, tavoli ‘social’, aree “chat sofa” e “phone booths” insonorizzate, scrivanie ergonomiche ad altezze regolabili e memorizzabili in stile headquarters di Google per il massimo comfort sul lavoro. E ancora: 50 schermi ledwall e videowall per la trasmissione in real time delle news di canali come Bloomberg o CNBC, oltre a contenuti e dirette streaming di eventi globali come TechCrunch Disrupt SF o Web Summit.
In pratica è nato un innovation hub dedicato al Tech tra i più grandi del Paese, con progettualità di ricerca uniche. Focalizzate sul Tech e su alcune verticali di eccellenza come l’intelligenza artificiale e la blockchain, le OGR Tech ospiteranno 4 differenti attori, in un’ottica di “contaminazione” positiva per la creazione di un ecosistema italiano dell’innovazione: sotto lo stesso tetto vi saranno infatti startup, scaleup e acceleratori di impresa di rilevanza globale come Techstars, basato in Colorado, per supportare la crescita del territorio e creare “bridge” con i principali hub europei e statunitensi; aziende corporate nazionali e internazionali impegnate in attività di ricerca e sviluppo, per avviare percorsi di open innovation; investitori; centri di ricerca applicata sugli smart data, con realtà di eccellenza come il Politecnico di Torino e Isi Foundation, che avvierà alle OGR il primo centro sui Big Data per il non profit, mettendo a punto nuovi indicatori per la valutazione dell’impatto sociale in ambito filantropico.
Per il presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia, si completa così la rinascita della prima grande fabbrica di Torino: “Le rinate OGR sono il segno visibile della trasformazione di una città-laboratorio, dove storicamente sono germogliate tante esperienze di successo legate all’arte e alla cultura, così come all’innovazione tecnologica e manifatturiera. In entrambi gli ambiti, le OGR hanno l’ambizione di far crescere il territorio in una dimensione internazionale. Per questo le OGR sono la nuova sfida di Torino al mondo, perché sono il simbolo dell’identità e della vocazione di questa città, il cui futuro è sempre più legato alla cultura e all’innovazione”.
“OGR Tech mette insieme talenti, investimenti e un ‘puzzle’ molto ampio di competenze, connettendo Torino alle eccellenze globali – dichiara il Direttore Generale di OGR e Segretario Generale di Fondazione CRT Massimo Lapucci –. La sfida del nuovo hub internazionale dell’innovazione è aiutare l’Italia a colmare parte del gap sul Tech, catalizzando in OGR mezzo miliardo di euro di investimenti totali e 1.000 nuove start up accelerate nei prossimi vent’anni”.
Sotto l’egida di OGR Tech sono state siglate alleanze strategiche con player internazionali: in aggiunta a Techstars, che lancerà a Torino un programma di accelerazione sulla smart mobility in esclusiva europea e in collaborazione con Fondazione CRT, Compagnia di San Paolo e Intesa Sanpaolo Innovation Center, altre importanti partnership coinvolgono Endeavor, il principale network globale no profit per scale up; Intesa-Gruppo IBM, che in OGR Tech completerà il suo campus dell’innovazione italiano sull’asse Milano-Torino, puntando ad accrescere con le competenze del territorio sui temi dell’intelligenza artificiale e della blockchain per top talents in collaborazione con il Politecnico di Torino; Talent Garden per la gestione quotidiana degli spazi delle OGR Tech, per l’animazione della community e per la naturale connessione con gli oltre 20 campus in Europa. Tramite Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, è stato inoltre consolidato un legame con l’Ambasciata degli Stati Uniti in Italia e il Dipartimento di Stato americano attraverso Best (Business Exchange and Student Training), il programma bilaterale Italia-USA, di cui le OGR saranno la “casa”, per la creazione di start up high-tech nel nostro Paese, dopo un periodo di formazione e training di giovani talenti nella Silicon Valley, facendo leva sul network internazionale in costruzione.
Tra le scaleup di grande successo pronte a entrare alle OGR vi è Planet Idea, un’eccellenza italiana nel settore Smart City, che ha appena raccolto circa 50 milioni di euro sul mercato. Saranno presenti anche imprese del turismo, della smart mobility e della realtà virtuale nell’ambito delle industrie creative.