Non c’è da stupirsi se è la Sorella della Garbatella a frenare su un possibile accordo a tre per ricomporre il centrodestra in vista di eventuali elezioni.
Perché, ovviamente, una intesa a due, Lega e Fdi, garantirebbe più posti al circolo romano che impera sul partito meloniano, senza dover spartire le poltrone con i resti di Forza Botulino.
Inoltre il partito meloniano dovrebbe farsi carico delle truppe di Toti, e questo creerebbe malumori sia nelle file della Sorella sia in Forza Botulino dove ora Toti è amato quanto un gatto nelle mutande.
Ma se i timori di Meloni sono comprensibili, molto meno accettabile è la ricomparsa di Salvini alla corte del sultano di Arcore, soprattutto dopo che i portavoce di Berlusconi hanno sostenuto di pretendere pari dignità in vista della nuova alleanza elettorale. Dunque, con un partito in dissoluzione, con sondaggi catastrofici, i botulinici “pretendono”. Si sentono indispensabili pur non essendolo. E possono certamente garantire una riduzione dei consensi alla Lega poiché nello schieramento salviniano sono davvero pochi coloro che rimpiangono Gelmini, Bernini, Brunetta. E sono ancora meno quelli che vorrebbero al governo i personaggi meno usurati come Mulè o Sestino Lumaconi. Per non parlare dell’insopportabile Tajani.
Anche perché, dopo aver accusato i pentastellati di aver ceduto ai poteri forti europei votando per Ursula von der Leyen, non è proprio una grande idea quella di allearsi con Forza Botulino che non solo ha votato ma ha proprio sostenuto il nuovo presidente della commissione europea.
E poi, come si concilierà la vocazione populista dell’elettorato leghista con il più feroce capitalismo botulinico che privilegia precariato e bassi salari? Senza dimenticare i sogni berlusconiani di cementificare tutto, di privatizzare ogni cosa, spiagge comprese per rendere impossibile un bagno in mare senza pagamento sempre più caro.
La scuola verrà affidata a chi crede al tunnel tra Ginevra e Gran Sasso o a qualche altro devastatore in nome delle “tre i” (ignoranza, incapacità, incompetenza)?
Non che la squadra della Sorella della Garbatella offra, al momento, molte garanzie sulla qualità dei personaggi. Verrà riesumato Ignazio il bombardiere della Libia?
È evidente che il fronte destro stia sperando, soprattutto, nei passi falsi degli avversari. Magari in un partito di Renzi staccato dal Pd e che possa affascinare i resti di Forza Botulino, in modo da evitare un accordo a tre con il sigillo mortale di Arcore.