Pietrangelo Buttafuoco, sul Fatto Quotidiano, invita Lega e Movimento 5 Stelle a mettere da parte i rancori, superare i rispettivi errori, e provare a tornare a governare insieme.
Perché, nonostante i tanti problemi, qualunque altra soluzione sarebbe peggiore. Compreso il ritorno al voto. La follia agostana di Salvini ha infatti provocato una emorragia di consensi alla Lega: si parla di 7-8 punti.
Ciò significa che, secondo i sondaggi che sempre hanno ispirato Salvini, al momento la Lega non solo non vincerebbe presentandosi isolata, ma neppure in tandem con la Sorella della Garbatella pur inglobando Toti. Dunque il colpo di sole di Salvini avrebbe compiuto il miracolo di rianimare il sultano di Arcore con la sua corte. Ma davvero qualcuno vorrebbe ritrovarsi al governo con Gelmini e Sestino Lumaconi?
Sul fronte opposto non va meglio. La rabbia, per quanto comprensibile, di Gigino Di Maio ha permesso di rianimare Matteo Renzi: un errore altrettanto clamoroso di quello salviniano. Però con una differenza sostanziale: la Lega non può imporre elezioni anticipate mentre i pentastellati hanno l’alternativa di un accordo con il Pd. E chissenefrega se Calenda non è d’accordo e minaccia di farsi il suo partitino.
Però anche la marcia indietro auspicata da Buttafuoco non è agevole. Salvini, che ha annunciato la crisi forte di sondaggi stratosferici, che avrebbe potuto imporre la sostituzione di pessimi ministri quali Trenta e Bonafede, rischia ora di dover subire una sorta di aut aut pentastellato: se la Lega vuol restare al governo, deve sacrificare proprio il Capitano. E l’ennesima vicenda delle navi degli schiavisti va in questa direzione, con la pessima Trenta che si sente ormai autorizzata a farsi beffe del ministro dell’Interno.
Un Salvini in difficoltà anche all’interno della Lega, nonostante le dichiarazioni ufficiali. Giorgetti non si è nascosto neppure dietro le frasi di circostanza e ha evidenziato il grave errore del leader leghista. Che ha innescato una crisi al buio, distruggendo i buoni risultati ottenuti.
Quanto poi all’alleanza con Forza Botulino, il Tgpd5 ha già ricominciato a bombardare Salvini e la Lega, chiarendo in modo inequivocabile da che parte si schiera il partito Mediaset. Ma se neppure in questa fase il Capitano riesce ad ottenere un atteggiamento perlomeno corretto dalle tv di Berlusconi, c’è da immaginare quali sarebbero le pretese del sultano di Arcore e delle sue Erinni in caso di accordo elettorale.
Dunque tornare indietro come suggerisce Buttafuoco? Ma a quale prezzo, a quali condizioni? Le dimissioni di Salvini da ministro per continuare a guidare la Lega?