La destra tedesca avanza ma non sfonda.
È il titolo di un servizio di Repubblica o del Tgpd5? Di entrambi, e qualcosa vorrà ben dire. Un partito, Afd, che in un Land raddoppia i voti e nell’altro li triplica, per i media di servizio non sfonda. Mentre Spd e Cdu che calano sia in Sassonia che in Brandeburgo, “tengono”. È la disinformazione, bellezza.
Ma se Repubblica fa il suo gioco di quotidiano portavoce del Pd, diventa più interessante analizzare l’atteggiamento di Mediaset e della sua rete principale, fedele interprete delle posizioni del sultano di Arcore e della sua sempre più ristretta cerchia di Erinni e di Sestini Lumaconi miracolati.
Perché, dal basso delle indicazioni di voto che pongono Forza Botulino alle spalle della Sorella della Garbatella, Berlusconi e Tajani continuano ad insistere sulla ricostruzione del centro destra, all’interno del quale il partito del sultano dovrebbe avere un ruolo fondamentale. E fin qui è persino comprensibile. I pochi rimasti al servizio di Berlusconi vogliono essere garantiti ed un posto in Parlamento diventa un miraggio per tanti, se nessuno si allea con Berlusconi.
Ma poi i Tajani di turno pretendono anche di spiegare ai potenziali alleati di Lega e Fdi che devono cambiare politica, rinunciare a sovranismo e populismo per abbracciare la linea moderata di Forza Botulino. Quella linea moderata che ha fatto crollare i consensi per la banda Berlusconi mentre Salvini e Meloni si rafforzavano con slogan per nulla moderati. E non si capisce perché Lega e Fdi dovrebbero rinunciare a milioni di voti per accontentare Tajani e Bernini, Sestino e Berlusconi.
Ma il sultano di Arcore ha dimenticato le antiche considerazioni su Merkel e si è trasformato in un tifoso della bella Angela. Dunque il suo tg di riferimento deve minimizzare il successo di Afd ed esaltare la tenuta della Cdu. Pronta ad allearsi con chiunque, tranne Afd, pur di mantenere il potere.
Sacrosanto il diritto di Berlusconi di schierarsi contro le destre anche con i propri canali televisivi, solo non si capisce perché Salvini e Meloni dovrebbero allearsi con chi li disprezza e li combatte.