Meloni e Salvini in piazza per protestare contro “il governo di chi ha perso le elezioni”, e ci sta, se il riferimento è al voto europeo e non a quello italiano.
Ma in piazza anche per rilanciare un’alleanza del centro destra e su questo punto le perplessità sono doverose. Quale centro destra? Cosa significa centro destra al di là degli slogan di giornata?
Gennaro Malgieri, uno che la destra l’ha bazzicata in tempi ben più difficili, su Formiche rileva come il centro destra sia ormai uno strumento usurato, privo di qualsiasi significato reale, concreto. Un’area sovranista? Certo, ma è il concetto stesso di sovranismo che non viene definito. Uno Stato nazionale ottocentesco? Un recupero delle identità dei popoli che compongono la Penisola? E come si pone all’interno di un contesto globale o, perlomeno, europeo? Un’Europa sovrana che dialoghi, da posizioni di forza, con il resto del mondo?
L’alleanza tattica tra partiti sovranisti che pensano esclusivamente ai fatti propri non porta a grandi risultati. E l’economia non può più essere semplicemente autarchica.
Già, il problema è anche economico. Ma il centro destra è populista, dunque dalla parte del popolo, o è schierato con Boccia e Confindustria che questo popolo proprio non lo sopportano? La Sorella della Garbatella e Salvini vogliono puntare sul turbo capitalismo o sulla difesa dei lavoratori e su un’economia sociale? Liberisti o comunitari?
A Torino il partito di Giorgia Meloni ha avuto, perlomeno, il coraggio della chiarezza: prima si è allineato su Boccia e poi, per discutere di cultura, ha invitato un giornalista della Busiarda ed uno dei responsabili del disastro culturale della precedente esperienza di governo regionale di centro destra (con nessuno spazio per quella che era appunto la cultura del centro destra). Nulla a che spartire con populismo e sovranisti, ma una indicazione precisa di una strada di segno opposto.
È su queste basi che il centro destra intende ricostruirsi? Allora ci sarà spazio persino per le sparute truppe del sultano di Arcore. Più cemento e meno ambiente, più Anpi e niente Codreanu, più precariato e meno diritti sul lavoro. Il modello Santanchè come simbolo della nuova alleanza. Al servizio degli Usa, senza un ruolo nel Mediterraneo, senza la capacità di confrontarsi con Russia, Cina, Giappone, India. Il cappellone da cow girl indossato da Santanchè alla manifestazione contro il governo Conte 2, è perfetto per indicare la nuova via.
Ma in fondo i partiti di centro destra sperano soprattutto nella stupidità degli avversari. In un governo rosso giallo che censuri ogni pensiero non politicamente corretto, che impedisca le manifestazioni dell’opposizione, che favorisca l’invasione e non tolleri il dissenso. Una riedizione degli anni di piombo per compattare ciò che, in condizioni normali, non starebbe insieme. Perché vivere in stato d’assedio permette di evitare la fatica di pensare ad un programma. Primum vivere. Senza la fatica di filosofare.