Quanto sono coraggiosi i giovani, stranieri, che scendono in piazza per difendere la libertà, la democrazia! Non come gli italiani che restano attaccati allo smartphone e non occupano le piazze. Mentre gli stranieri affrontano i manganelli della repressione poliziesca, vengono arrestati, ma vanno avanti lo stesso.
In Catalogna? No, ovviamente. Ad Hong Kong.
La disinformazione italiana sta offrendo una nuova meravigliosa immagine di se stessa nella descrizione degli scontri internazionali. Ed i politici nazionali sono davvero imbarazzanti in queste vicende. I magistrati spagnoli hanno condannato a pene assurde i leader catalani colpevoli non di violenze, di attentanti o di chissà quali crimini, ma semplicemente di aver fatto votare democraticamente i propri cittadini sul proprio destino. Ed i reazionari italiani plaudono alla decisione dei bravissimi magistrati di Madrid. Gli stessi magistrati che hanno provocato l’indignazione dei destrini italiani con la decisione di togliere le spoglie di Francisco Franco dalla Valle de los caidos.
Perlomeno il pesssimo leader socialista, che non ha i numeri per governare ed attende nuove elezioni, è rimasto coerente nelle sue posizioni di repressione ad ogni costo e di chiunque. Via la tomba di Franco, cancelliamo la riconciliazione nazionale, nessun diritto all’autodeterminazione dei popoli. Reprimere, reprimere, reprimere. La Spagna socialista non tollera il dissenso.
Ed ovviamente la disinformazione italiana è perfettamente allineata con il leader socialista. Se si difende la libertà di espressione ad Hong Kong si è degli eroi, se lo si fa a Barcellona si è dei teppisti. E gli arresti ad Hong Kong sono ingiusti ed antidemocratici mentre le condanne decise a Madrid sono sentenze che vanno rispettate.
Non è una novità, d’altronde. La vicenda dei gilet jaunes è emblematica. La Francia profonda, popolare, protestava contro le oligarchie parigine ma i media italiani si occupavano solo dei casseurs, delle violenze dei manifestanti. Nessuna indignazione per i morti tra i manifestanti, per i proiettili di gomma sparati dalla polizia francese ed ora da quella spagnola. Invece i proiettili di gomma della polizia di Hong Kong sono brutti e cattivi.
Difficile stupirsi. I sovranisti italiani non riconoscono i diritti dei popoli ma solo quelli degli Stati nazionali di stampo ottocentesco. E le sinistre radical chic provano disgusto alla sola idea di “popolo”. Così resta solo il leghista Fabrizio Cecchetti, vice capogruppo alla Camera, a solidarizzare con il popolo catalano contro le assurde condanne di un tribunale che vuole uno scontro violento nelle piazze per giustificare ogni repressione.