È incredibile che, dopo il servizio di Report contro la Lega e contro Salvini, non sia successo nulla. Lo spiega Fabio Fazio, conduttore tv notoriamente super partes, mai schierato, mai zerbinato di fronte ai potenti della gauche caviar.
Un conduttore dalla schiena dritta che si sarebbe aspettato un assalto alle sedi leghiste, un girotondo contro Salvini, almeno una raccolta di firme da parte degli intellettuali organici.
Macché, le elezioni in Umbria si avvicinano e pare che i servizi giornalistici a senso unico non servano a nulla. Si rischia una situazione come quella statunitense, con i giornalisti politicamente corretti tutti a spiegare quanto fosse bella e buona la Clinton e quegli stupidi elettori a votare Trump. Ma allora a che serve disinformare, se poi il popolo bue pretende di votare per chi vuole lui? Ha ragione Grillo: togliamo il diritto di voto agli anziani, regaliamolo agli stranieri ed ai bambini dell’asilo, riserviamolo a chi segue le trasmissioni di Fazio e si entusiasma per la fine ironia di Littizzetto.
Eppure la puntata di Report era organizzata bene. C’erano pure le interviste a due neofascisti che spiegavano come fossero stati loro a gettare i semi per il successo della Lega. Ma i frutti della semina sono appena all’inizio. E pazienza se interviste di questo tipo rischiano di favorire un intervento con il diserbante: l’importante è comparire in tv. Magari per far capire che il solstizio d’inverno non è un fenomeno naturale e che viene celebrato da migliaia di anni in ogni parte del mondo, ma che l’hanno inventato le SS.. Chissà se Fazio ci crede davvero.
Paccottaglia, ma ben congegnata. E che, secondo gli auspici di Fazio, avrebbe dovuto scatenare le folle. O almeno l’Anpi. Fantastica poi la ricostruzione delle origini della bandiera dei nazionalbolscevichi russi: una svastica in cerchio bianco su sfondo rosso che si trasforma in una falce e martello. Siamo alle favole come quella sul solstizio. Ma la trasmissione così accurata ignora, tra l’altro, che il simbolo è cambiato ed ora al posto della falce e martello figura una bomba a mano. Sicuramente di fabbricazione nazista, ma lo spiegherà Report la prossima volta.
Nel frattempo bisogna pur far qualcosa per condizionare il voto in Umbria. Perché, se non scatta l’indignazione contro Salvini filorusso e filoamericano allo stesso tempo, si rischia che gli umbri si ricordino che si tratta di un voto anticipato provocato dalla caduta della giunta Pd per lo scandalo della sanità. Dunque meglio indignarsi per Bannon alleato con Dugin grazie alla mediazione di Salvini mentre celebrava il solstizio con Trump e Putin. E senza invitare Fazio e Mattarella.
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Il neofascista in questione non ha affatto “spiegato come fosse stato lui a gettare i semi per il successo della Lega”. Prego riascoltare lo scampolo mandato in onda. Non si risponde ad una disinformazione con altra disinformazione eguale e contraria.