La peste nel Medioevo, più di quella raccontata da Manzoni, cambiò profondamente l’Europa, anche perché le dimensioni della strage furono colossali, con intere comunità annientate dal morbo.
Ovviamente l’Elsavirus attuale (il ceppo italiano del coronavirus) avrà conseguenze molto meno tragiche ma potrebbe avere il merito – oltre a ridurre la spesa dell’Inps per la felicità della Fornero – di modificare radicalmente quel mostro assurdo che è l’Unione europea.
Perché persino una sardina sarebbe in grado di comprendere che l’Ue sta nuovamente dimostrando il proprio fallimento, la propria perniciosità più ancora dell’inutilità. È vergognoso che, di fronte all’emergenza, si perda tempo a discutere su eventuali sforamenti del deficit. Che si perda tempo con analisi minuziose di bilanci, di investimenti, invece di impegnarsi in interventi per combattere l’emergenza e predisporre le condizioni per il rilancio.
Eppure Juncker è impegnato nelle taverne di tutta Europa. Ma i nuovi maggiordomi degli oligarchi non paiono migliori. Magari astemi, ma non per questo più saggi.
Ancora una volta l’Ue sta dimostrando di rappresentare solo una dannosa e stupida euro burocrazia. Dannosa in quanto stupida. L’emergenza Elsavirus, che a Parigi diventa Macronvirus, avrebbe richiesto un rapido ed efficace intervento di solidarietà. Anche a costo ridotto, per non spaventare oligarchi e maggiordomi, ma plateale. Invece le riunioni vengono procrastinate, il denaro non si vede e la solidarietà nemmeno.
Si muove Macron per soggiogare l’inetto governo di Giuseppi e Giggino, trasformando l’Italia nel vassallo della Francia. E basta. Non che ci si potesse attendere molto di più e di meglio. Inesistente in politica internazionale, l’Unione europea sa esclusivamente porre dei vincoli incapacitanti sul fronte interno. Sarà per questo che tanto piace a Mattarella.