Ci sono priorità e priorità. Anche in un clima di emergenza sanitaria.
Per il governo rossogiallo la priorità è far arrivare altri migranti, destinando le poche risorse pubbliche al mantenimento dei clandestini e delle Ong che se ne occupano.
Per il centrodestra la priorità è l’economia e rilanciare il Paese con l’eliminazione delle tasse sulla plastica e sulle bevande gasate. I lavoratori? Non interessano.
Anche per Emma Bonino la priorità è rappresentata dalle garanzie per gli ospiti non invitati. E pure per i criminali che vengono mantenuti nelle galere.
Per i libertari strafatti la priorità è organizzare rave party occupando strutture pubbliche e private senza che le forze dell’ordine intervengano.
Per le sinistre antagoniste la priorità è violare ogni precauzione imposta da un governo che non riconoscono. Dunque libertà di assembramenti, feste e concerti senza permessi e senza pagare balzelli vari. Tanto le forze dell’ordine non intervengono.
Per le sardine la priorità è far dimenticare di essere esistite con il loro corredo di stupidità.
Per le forze dell’ordine la priorità è smascherare i negozianti che tengono aperto ma non rilasciano gli scontrini.
Per gli imprenditori la priorità è farsi dare un mucchio di soldi pubblici prima che qualche folle li utilizzi per potenziare i servizi sanitari.
Per i gggiovani più fighi la priorità è garantirsi l’apericena in luoghi affollati per far vedere che il virus non fa paura.
Per le mamme meno fighe la priorità è tenere i cuccioli (di 20 anni) al riparo del virus tra lezioni universitarie online e tisane che tutto guariscono.
Per l’estrema destra la priorità è scovare qualche nuovo documento che consenta di imbastire una nuova polemica inutile all’interno dell’area.
Per il resto d’Italia la priorità è capire cosa stia davvero succedendo, tra scienziati che si smentiscono a vicenda e ministri incompetenti. Una pretesa assurda.