Ursula von der Leyen si è spaventata. Non del virus, ma delle conseguenze sull’Unione europea. Perché il disastro provocato dagli euro cialtroni sta diventando evidente man mano che aumenta il numero dei morti per virus o con virus.
Perché si tratta, in ogni caso, delle conseguenze della fallimentare politica di tagli. Voluta dalla Ue, applicata da persone come il grigiocrate Monti ed i suoi sodali. “Dio stramaledica i tecnocrati”, griderebbe ora qualcuno.
Adesso Ursula prova a correre ai ripari, concedendo non soldi, ma la possibilità di indebitarsi. Non è proprio la stessa cosa. Certo, il golpe bianco attuato da Giuseppi in Italia, con la complicità di una disinformazione senza dignità, sta impedendo di organizzare una protesta vera, anche solo virtuale. “Ci sarà tempo dopo”, promettono. Ma non è vero. Dopo sarà troppo tardi. Con il rischio che la mancata protesta si trasformi in una ribellione rabbiosa, violenta e inutile.
Una ribellione non è una rivoluzione. Ma quello che non si farà in Italia non è detto che non si possa fare in altri Paesi dove le pecore sono meno numerose. Perché gli indebitamenti di questi giorni andranno pagati. E se si procede con i criteri criminali degli euro cialtroni e dei vampiri della Bce o del Fmi, ci si ritrova in un dramma come quello greco. Senza la possibilità di affrontare la prossima epidemia perché medici e medicine devono essere pagati con i soldi che non ci sono più. E se i risparmi privati verranno saccheggiati per accontentare la Troika, crolleranno i consumi, chiuderanno i negozi e poi le fabbriche.
Non è un caso che gli avvoltoi internazionali si stiano già preparando ad acquisire il sistema industriale italiano. Ma non bisogna parlarne adesso, c’è l’emergenza, se ne discuterà quando tutto sarà finito, soprattutto sarà finita l’economia italiana. Adesso bisogna vigilare sulla passeggiata del vicino di casa, bisogna impedire di prendere il sole sul balcone insieme ai figli, bisogna trasformarsi in spie.
Bisogna creare odio tra dirimpettai, tra giovani e anziani, tra chi lavora e chi no. E non bisogna pensare che il reddito di cittadinanza rischia di diventare la retribuzione di tutti, se tutto viene chiuso. Servirà per pagare merci importate, ed il corto circuito mentale sarà perfetto.