Il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, lamenta la diffusione di un clima antilombardo in tutta Italia, legato a motivazioni prettamente politiche.
In effetti, leggendo i principali quotidiani italiani o anche seguendo l’imbarazzante show di Crozza sul Canale 9, l’offensiva antilombarda, e soprattutto contro Fontana, si nota facilmente.
Ed è ancora più evidente se raffrontata con l’assoluzione nei confronti del compagno Sala, il sindaco di Milano che prima si lanciava in proclami sulla città che non si fermava, ospitando Zingaretti impegnato nell’immancabile spritz sui Navigli, e poi tuonava contro i milanesi che andavano a bere il medesimo spritz sui medesimi Navigli. Tutto dimenticato, compagno Sala.
Invece a Fontana non si perdona nulla. Ma il governatore dovrebbe imparare a fare un briciolo di autocritica. E non solo per gli errori compiuti nell’affrontare l’emergenza. Certo, Zaia è stato più bravo, ma non è una gara.
Fontana, inoltre, doveva affrontare i problemi cronici creati dalla sanità lombarda colpevolmente affidata ai ciellini. Tutto vero. Dunque anche gli errori sono comprensibili. Ma restano errori ed è inevitabile che gli avversari ne approfittino.
Ed è qui che dovrebbe scattare l’autocritica di Fontana. Perché mai Crozza dovrebbe rinunciare a trasformare il suo spettacolo da comico a noiosamente politico e chiaramente schierato? Fazioso, certo, fastidioso anche, ma Crozza risponde al suo editore, non a Fontana. Lo stesso vale per i quotidiani, per i settimanali.
Il centrodestra amministra la Lombardia da decenni (amministra, perché governare è ben altra cosa) eppure non è riuscito a creare una classe dirigente in grado di garantire una narrazione differente, di incidere sulla comunicazione, sulla cultura. L’immagine vincente è sempre quella di Milano, multietnica, gaia e progressista; quella perdente è quella della provincia lombarda, arretrata, rabbiosa, leghista.
Le belle fabbriche degli imprenditori radical chic contro le brutte manifatture dei padroncini leghisti.
Cosa ha fatto Fontana per modificare questa immagine? Quali sono state le sue iniziative di successo in ambito culturale, giornalistico, informativo? Ovviamente il governatore ha il sacrosanto diritto di puntare su altri settori, di fregarsene della comunicazione. Può occuparsi di scegliere i candidati sbagliati per le elezioni del sindaco di Bergamo, in modo da favorire la rielezione del pessimo Gori. Però, poi, non può cadere dal pero e stupirsi se gli avversari lo criticano, forti di una presenza in ogni ambito dell’informazione che Fontana ha volutamente trascurato.
Scelte, sbagliate, che si pagano. A caro prezzo. Anche perché non si nota la benché minima inversione di tendenza da parte di Fontana e della sua squadra.