Il Forteto, Bibbiano. Ed ora, quando è troppo tardi per fare giustizia, si scopre lo scandalo di Berlino. Sì, nella Germania della rivoluzione sessuale Helmut Kentler, sessuologo e docente all’Università di Hannover ottenne dagli illuminati progressisti del Senato di Berlino di avviare un progetto che prevedeva la consegna di bambini e adolescenti orfani ad alcuni pedofili già condannati in passato.
Una sorta di finestra di Overton che, in teoria, avrebbe dovuto dimostrare l’idoneità degli omosessuali all’adozione. Peccato che i prescelti, che ricevevano anche un assegno pubblico, si siano dedicati allo stupro dei bambini loro affidati. Ma trattandosi di un esperimento progressista, lo scandalo è emerso solo quando Kentler è morto ed i reati non erano più punibili.
Nessun comitato sul genere di quelli per far punire i preti pedofili, nessun film, nessuna indignazione, nessuna marcia di protesta. Il Senato di Berlino o l’Università di Hannover non sono stati demoliti e neppure imbrattati, nessuno si è inginocchiato, Asia Argento ha taciuto (beh, questa è una fortuna). Dei bambini violentati non frega niente a nessuno. È il progresso, bellezza. Sono gli effetti del politicamente corretto, per cui gli stupri provocano indignazione solo a comando, quando fanno comodo. Se no si può sorvolare.
Sono i nuovi canoni educativi. Al Forteto come a Bibbiano. O a Reggio Emilia dove una “educatrice” ha chiamato i carabinieri per far punire una madre che aveva osato abbracciare il proprio figlio da cui era separata da alcuni mesi. Il decreto Covid vietava l’abbraccio e l’educatrice ha fatto rispettare le regole. Offrendo una perfetta immagine di questo regime disumano, arrogante e dove il potere dà facilmente alla testa di chi non ha altro modo per farsi notare.