Vincenzo De Luca non trova più il lanciafiamme. Quello che aveva minacciato di utilizzare contro gli studenti che volevano festeggiare la laurea. E che, invece, non ha utilizzato per fermare 49 contagiati che, a Mondragone, hanno organizzato un corteo per protestare contro l’obbligo di restare confinati in casa.
Oltre al lanciafiamme si è perso anche il blocchetto per multare i trasgressori. Strano? No, i contagiati ed i confinati sono stranieri, dunque liberi di fare ciò che vogliono. I cittadini italiani di Mondragone hanno dovuto rispettare le regole (spesso assurde) anche quando erano perfettamente sani. Ma gli ospiti, in questo caso bulgari, possono fregarsene. D’altronde sono ospiti invitati, sono i braccianti imposti dal ministro Bellanova alla quale, evidentemente, non piacciono i lavoratori italiani.
Perlomeno è gente che è arrivata per lavorare e, in questo caso, la rivolta non è per ottenere il cellulare gratis o per essere accolti in hotel 4 stelle con piscina. No, i bulgari vogliono andare a lavorare anche se contagiati e contagiosi. Il problema non è la loro rabbia, ma l’imbecillità di chi ha voluto creare queste situazioni. Pur di accontentare gli sfruttatori, si sono fatti arrivare nuovi schiavi senza adeguati controlli. Ed ora, magari, bisognerà regalare altro denaro pubblico a chi è stato messo in quarantena. Tanto non è Bellanova a pagare con soldi sui.
Non va meglio in Sicilia, con la nave che accoglie ospiti – questi non invitati – tra cui una trentina di contagiati. Massì, il debito pubblico italiano può continuare a crescere, liberi tutti di arrivare, sani e malati. Senza neppure la fatica di lavorare nei campi come i bulgari.
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