L’estate aveva creato qualche illusione di libertà? Immediatamente i sedicenti esperti hanno iniziato a far circolare le indiscrezioni in merito ad una possibile nuova, futura, pandemia legata ai maiali cinesi. Nulla di preciso, tempi indefiniti, ma l’importante è impedire che i sudditi, in tutto il mondo, non si rilassino.
La globalizzazione passa anche attraverso queste minacce. Da lotta continua a paura continua: non è un grande successo. E l’Italia è ovviamente ai primi posti nella classifica dei terrorizzati. Al contrario di Angela Merkel che ha assunto la presidenza del Consiglio dell’Unione europea con un programma per nulla timoroso. Anzi, la cancelliera pare intenzionata ad uscire di scena con un semestre a guida tedesca improntato ad un’offensiva in senso europeo.
Non si gioca il futuro politico, Merkel, perché ha già annunciato la sua definitiva uscita di scena. E non farà come Veltroni e Renzi: se ne andrà davvero. Però vuole uscire a testa alta, da trionfatrice. Ed il suo trionfo passa, inevitabilmente, attraverso il Recovery Fund, attraverso la solidarietà imposta anche ai Paesi Sado (Svezia, Austria, Danimarca e Olanda). Un braccio di ferro che Merkel deve vincere se vuole conquistare un posto nella Storia.
L’Italia, in questo scenario, è solo un accidente di percorso. Che, però, avrebbe tutto da guadagnare da una vittoria di Merkel. Il peso di Giggino e del lìder minimo è nullo, non sono alleati utili a Merkel che, invece, conta sull’appoggio di Macron nonostante le difficoltà interne del presidente francese. Incapace nell’Esagono, sconfitto pesantemente alle recenti amministrative, ma estremamente attivo sulla scena internazionale. L’Italia è un disastro come politica interna, basti pensare all’economia e all’ordine pubblico, ma è ancora peggio sul fronte estero.
Un Paese terrorizzato non può incidere e può solo sperare di ottenere dei vantaggi dalle decisioni altrui. Dopo aver insultato Merkel per anni, gli italiani dovranno fare il tifo per la cancelliera.