L’America non sembrerebbe pronta a dire addio a Tik Tok, nonostante il Presidente Trump voglia mettere al bando l’applicazione più usata al mondo, che da inizio anno ha toccato il miliardo e mezzo di utenti. Mentre il colosso Microsoft tende la mano alla Casa Bianca e punta a comprare la divisione Usa del social, il Presidente americano, Donald Trump, dà a Microsoft 45 giorni per chiudere la trattativa di Tik Tok, il social network cinese amatissimo dagli adolescenti. È stato lo stesso Donald Trump a volere bandire il social network, temendo per la sicurezza nazionale.
Nel mirino di Microsoft le attività di TikTok in Usa, Canada, Australia e Nuova Zelanda, un’acquisizione che le consentirebbe di entrare sul mercato delle reti sociali, dal quale era finora rimasta fuori. Dalla notifica inviata da entrambe le aziende alla Commissione per gli investimenti esteri negli Stati Uniti (Cfius), emerge inoltre l’apertura di Microsoft alla costituzione di una cordata con altri investitori che partecipino con quote di minoranza.
La valutazione di ByteDance, il colosso cinese proprietario della piattaforma Tik Tok, ha superato i 100 miliardi di dollari secondo Bloomberg che calcola il valore della società sulla base di alcune recenti transazioni tra privati, visto che la società non è quotata. In due anni il valore della piattaforma è aumentato del 33%. Tik Tok in realtà, ha battuto ogni record durante il lockdown facendo schizzare il suo valore. Con l’avvento del lockdown, il numero delle dirette è aumentato esponenzialmente, così come le donazioni, per le quali ByteDance prende una commissione.
Questo è il fattore che ha permesso all’azienda di incrementare i ricavi di 10 volte, per un totale di 78 milioni di dollari. Al momento sul mercato privato la valutazione di Bytedance è superata solo da quella di Ant Financial Services Group, società precedentemente conosciuta come Alipay, scorporata da Alibaba nel 2011 e rimarchiata con il nome attuale nel 2014. Ad oggi il valore di Ant Financial è di circa 150 miliardi di dollari.
Nonostante le polemiche legate alla privacy, allo spionaggio militare e alla protezione dei minori, ByteDance continua ad acquisire popolarità proprio grazie alla sua piattaforma video TikTok sempre più usata in Europa e negli USA, tanto che di recente la sua app ha raggiunto i 2 miliardi di download.
L’acquisizione, si legge ancora nel comunicato, sarebbe soggetta a una revisione completa della politiche di sicurezza dei dati. Microsoft “assicurerebbe che tutti i dati privati degli utenti TikTok statunitensi vengano trasferiti e rimangano nella nazione” e “rimossi dai server al di fuori del Paese dopo il trasferimento”. In caso di fallimento, Trump potrà forzare una vendita o bandire l’applicazione grazie all’Ieepa (International Emergency Economic Powers Act), la norma che autorizza il presidente a bloccare le transazioni e congelare i beni se ritiene che vi sia una “minaccia insolita e straordinaria” per la sicurezza.
L’intenzione di Microsoft di acquistare TikTok potrebbe sembrare non in linea con gli interessi e la storia della società fondata nel 1975 da Bill Gates. Eppure mettere le mani sulle attività statunitensi, canadesi, australiane e neozelandesi del social della cinese Bytedance le darebbe un nuovo slancio nel delicato quanto redditizio business dei social network. Ma soprattutto ridisegnerebbe una buona fetta del mercato digitale, portando la società guidata dal 2014 da Satya Nadella a competere direttamente con gli altri big americani del settore: su tutti Facebook e Google.
Ed è proprio Satya Nadella ad affermare: “Microsoft apprezza il coinvolgimento personale del governo degli Stati Uniti e del presidente Trump, intenzionato a continuare la sua azione a protezione della sicurezza del Paese”. Operazione che si punta a chiudere entro il 15 settembre. Microsoft assicura inoltre che tutti i dati degli utenti americani di TikTok saranno trasferiti negli Stati Uniti, e qui rimarranno, al fine di tutelare privacy e sicurezza. A conferma che Seattle ci tiene a fare di tutto per tendere una mano a Washington.
È proprio sulla tutela dei dati personali, che si gioca l’intera partita geopolitica. Secondo il parere di molti analisti Microsoft avrà accesso alla mole enorme di informazioni prodotte dalla piattaforma. Nonostante gli utenti Tik Tok non ne siamo coscienti, il social riesce a generare informazioni su preferenze di mercato legate ai consumi di circa 800 milioni di utenti iscritti alla piattaforma, 100 dei quali solo negli Usa. La stragrande maggioranza di questi sono giovani ma da un po’ di tempo anche gli adulti si fanno coinvolgere dal social.
Microsoft già possiede LinkedIn, pagato 26 miliardi nel 2016, ma il pubblico di TikTok nel medio-lungo periodo promette di essere assai più redditizio. Microsoft potrebbe usare queste informazioni in vario modo. Se l’azienda sa bene come commercializzare i propri software, e ultimamente hardware e cloud, i dati di TikTok potrebbero aiutare la società nell’analisi del comportamento degli utenti per migliorare i servizi ai consumatori.
L’obiettivo di Microsoft quindi è carpire le informazioni dirette dei futuri consumatori. L’accordo con TikTok farebbe di Microsoft uno dei protagonisti assoluti dei social media e del mercato della pubblicità online per decenni a venire. L’acquisizione del gioiello cinese significherebbe per Trump una vittoria su Pechino da spendere bene in campagna elettorale. L’amministratore delegato Zhang Yiming (fondatore di ByteDance nel 2012) si è detto comunque contrario alla continua ostilità di Trump che inizialmente minacciava di chiudere il social, ma ha lasciato aperto uno spiraglio alla trattativa per la vendita, senza mai citare Microsoft.