Abbronzati o pallidi? Il colore della pelle è sempre stato un elemento di differenziazione sociale ma con andamento altalenante. Si era sempre sostenuto che il pallore fosse una caratteristica dei nobili, dei benestanti chiusi nei castelli e nei palazzi mentre la pelle scurita caratterizzava i contadini, abituati a lavorare nei campi, all’aria aperta.
Poi, però, con il boom economico ed il turismo di massa la tintarella era diventata uno status symbol: gli abbronzati erano quelli che potevano permettersi le vacanze ed i pallidi coloro che non riuscivano a pagare un soggiorno al mare o in montagna. Erano gli anni di “Abbronzatissima” di “Sei diventata nera”, di “sei come un peperone”. I bambini venivano spediti al mare o ai monti appena terminate le scuole e le vacanze duravano sino al primo ottobre.
Nuovo giro in altalena e si è cambiato di nuovo. Ferie scaglionate, niente più “stessa spiaggia, stesso mare”. Bisognava variare. Il ricco, il professionista di successo, il manager dovevano dimostrare di essere indispensabili anche in pieno agosto. Non potevano mescolarsi con i proletari, con i piccolo borghesi. Che fastidio questi vacanzieri sudaticci, queste signore volgari, questi pargoli urlanti.. I ricchi andavano in vacanza solo quando gli altri lavoravano. Vacanze intelligenti, ça va sans dire. Mica a sprecare tempo su un lettino davanti al mare. Ma a pontificare sulle opere esposte nei musei di New York, sulle opere teatrali viste a Londra, sul balletto al Bolscioi. Certo, magari si era costretti ad esibire una perfetta abbronzatura fuori stagione per un periodo di “stacco” alle Maldive o Seychelles. Ma era quasi imbarazzante, si rischiava di venir confusi con i patetici frequentatori delle Lampados.
Ed ora ci si è messo il Covid a rimescolare le carte. Più che il Covid, in realtà, le idiozie degli esperti a gettone. Così, mentre il terrorismo di Stato metteva ai domiciliari i sudditi – ed erano domiciliari in alloggi piccoli delle periferie, poco luminosi, inadatti – i ricchi trascorrevano i domiciliari in villa, a volte con piscina, sempre con giardino. Gli esperti a gettone vietavano il sole ed i parchi mentre i medici seri spiegavano che il sole e l’aria pulita erano la migliore difesa contro il virus. Così l’abbronzatura è tornata a rappresentare lo status symbol.
Lo si nota anche sulle barche, dai mega yacht ai gommoni noleggiati. Il marinaio è sempre rigorosamente in maglietta, il proprietario è in costume da bagno anche durante gli spostamenti. E lo si nota anche in rapporto al lavoro agile, allo smartworking. I dipendenti “normali” rinchiusi nei soliti piccoli alloggi, i professionisti di successo al lavoro sulle spiagge o in montagna. Ed il colore della pelle chiarisce perfettamente la differenza.