I media di servizio si sono scatenati nel raccontare gli arresti di Marsala dove un gruppo di giovani e meno giovani si accaniva contro gli immigrati. Brutta vicenda, ovviamente. E si notava il compiacimento dei giornalisti del TgPd5 berlusconiano mentre si scagliavano contro questi vili episodi di razzismo. Chissà dov’erano i giornalisti Mediaset quando una banda di violenti aggrediva, a Torino, un violinista, accoltellava un ragazzo, massacrava di botte altri due.
Razzismo? Forse. Ma in direzione opposta. Le vittime sono bianche e gli aggressori nordafricani. In realtà ci sarebbe da chiedersi dov’erano anche le forze dell’ordine, dal momento che le aggressioni, almeno 3 quelle denunciate, sono avvenute in pieno centro dove di sicuro non mancano le telecamere. E neppure le sedi di polizia, carabinieri, vigili urbani.
Forse non è politicamente corretto impedire agli ospiti di divertirsi a modo loro. Per gli italiani ci sono gli obblighi di mascherina, divieti di socializzare e di divertirsi. Per gli ospiti, magari di seconda o terza generazione e con regolare cittadinanza, valgono solo i diritti e l’impunità. Perché quando serve sono cittadini italiani ma, quando fa comodo, sono portatori di una cultura diversa che va rispettata e che travalica le leggi italiane. Che si tratti di spaccio, di furto o, come in questo caso, di aggressioni.