Mentre le destre festeggiano per avere il controllo (asintomatico) di 15 Regioni scese già a 14, mentre Forza Botulino occupa il tempo a contare gli eletti in fuga verso altri partiti, il cappio si stringe intorno all’area teoricamente maggioritaria in Italia. L’offensiva è su tutti i fronti, ma la coppia di fatto Meloni/Salvini non se ne accorge. Tutt’al più scorge qualche episodio, ma sfugge completamente la strategia di accerchiamento.
Da un lato la magistratura, ma non è certo una novità. Quella magistratura che doveva e poteva essere cambiata, quando il centrodestra ha governato. Ma sarebbe servito impegno, meglio non affaticarsi. Da un altro lato la scuola di ogni ordine e grado, dalla scuola per l’infanzia all’Università. Il pensiero unico obbligatorio indottrina i pargoli sin dalla più tenera età. E nomina i docenti universitari sulla base di criteri di appartenenza. Si poteva cambiare tutto? Certo, ma sarebbe stato necessario studiare. Troppo faticoso. Oppure ci si sarebbe potuti affidare ai pochi che, nell’area, avevano studiato ed avevano una preparazione adeguata. Troppo pericoloso. Meglio affidarsi a chi ha le visioni di un tunnel tra Ginevra ed il Gran Sasso o a chi, di visioni, non ne ha manco una.
Altro lato, altra sconfitta. Quella sul fronte dell’informazione. Gli ex grandi giornali sono tutti schierati a sinistra. Con varie sfumature ma pur sempre a sinistra. Dalla Busiarda a Repubblica. Ora anche il Corriere online (più letto rispetto alla carta stampata) si è scatenato con il sempre più delirante Franco & compagni. Che si tratti della politica europea, di quella americana, delle minoranze sessuali o del Vaticano, non si esce dal pensiero unico obbligatorio. Ma Salvini e Meloni hanno Giordano e Del Debbio. E basta. Perché anche il Tgpd5 è ormai un nemico dichiarato, come quasi tutta la disinformazione Rai, escluso il Tg2. Qualcuno ha impedito alle destre di creare organi di contro informazione? Solo la taccagneria e l’invidia.
Accerchiati anche sul fronte religioso, quantunque il seguito di monsu Bergoglio in arte Papa stia scemando rapidamente. Ed i rapporti con il mondo dell’impresa? Da zerbini. Da taxi, come già Mattei considerava i partiti. D’altronde se qualcuno si è persino entusiasmato per Boccia (l’ex presidente di Confindustria vicino al Pd, non il ministro nemico delle autonomie), significa che proprio non interessa mantenere un briciolo di dignità.
E sul fronte internazionale? Si sfiora il ridicolo. Con un’unica scommessa, su Trump, e nessuna alternativa. Senza la capacità di dialogare in Europa con chi comanda davvero, senza rapporti credibili con la Russia, senza una strategia nei confronti della Cina (l’aveva l’ex sottosegretario Geraci, dunque è stato emarginato).
Il dubbio, di fronte alla situazione generale, è che questo centrodestra non voglia andare a governare per la consapevolezza di non esserne in grado. Meglio accontentarsi di posti di comando in Regione. Evitando di infastidire troppo la sinistra a cui vengono regalati posti chiave. Senza incidere in nulla. Da veri politici asintomatici.