Jahier, Saracco, Lavolta, Lo Russo, Boni.. Ed è solo l’inizio. Il centrosinistra torinese sta schierando un esercito di candidati per le primarie che dovranno individuare il nome per riconquistare la città dopo il disastro Appendino. Politici e società civile poiché ancora non si è deciso cosa sia meglio. Le qualità passano in secondo piano di fronte a scelte che rispondono all’onanismo intellettuale dei vertici nazionali.
Lo stesso onanismo intellettuale che pervade le “non scelte” del centrodestra. A fronte della pletora di candidature a sinistra, il trio meraviglia Meloni/Salvini/Tajani risponde con il consueto nulla. Zero. Non sono bastate le tranvate degli ultimi anni, da Buttiglione a Coppola sino alla Triplice candidatura dell’ultima tornata elettorale. Ed ogni volta il centrodestra ha perso mesi e mesi tra un rinvio e l’altro per arrivare, infine, a candidature di infimo livello.
In teoria l’azionista di maggioranza (ed è corretta la definizione, poiché ormai la politica ha lasciato il posto a comitati d’affari ed elettorali) vorrebbe imporre un candidato civico, non avendone di credibili al proprio interno. Ma non si vede proprio una corsa di esponenti della società civile in cerca di candidature. Ed allora gli altri due soci di minoranza vorrebbero rilanciare una candidatura politica. Magari Claudia Porchietto, ex assessore regionale di Forza Italia ed ora parlamentare. Ma anche ex presidente locale dell’Api, l’associazione delle piccole imprese.
Ovviamente tutti nomi messi sul tavolino delle trattative, ma non figure che si degnino di confrontarsi con il territorio, a partire dalla base dei partiti della coalizione. Tanto c’è tempo. Nella convinzione che bastino poche settimane di tour nei mercati subalpini per convincere gli elettori del proprio impegno totale. Si ripete il medesimo programma delle ultime tornate elettorali. Con esiti disastrosi, ma gli spin doctor del centrodestra devono avere avuto gravi problemi di apprendimento.
Ed allora si aspetta che Sgarbi individui un candidato pessimo, alla Morgan, anche per Torino.
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