Poche settimane orsono, su La 7, la giornalista super partes Lilli Gruber accusava un politico di centrodestra di far parte di quegli schieramenti che, a livello mondiale, avevano dimostrato di non saper fronteggiare l’epidemia da Covid. Il tapino, ovviamente, si arrampicava sugli specchi, arrancava, non sapeva trovare una giustificazione per essere schierato dalla parte di incompetenti come Trump, Bolsonaro, Putin. Dimostrando, ancora una volta, la stupidità di uno schieramento che si ostina ad inviare vittime sacrificali in trasmissioni tv dove si viene invitati solo per essere massacrati.
Chissà se la giornalista super partes si sarà ora accorta che il nuovo decreto del lìder minimo dimostra il fallimento del suo amato governo degli Incapaci, della sua adorata sinistra tanto brava ed efficiente. Chissà se si è accorta che il suo compagno Sanchez ha condotto la Spagna al disastro, con un numero altissimo di contagiati. Ma bisogna capirlo, il compagno Sanchez: per lui la priorità non era il virus e nemmeno l’economia, ma la guerra contro le tombe di Franco e dei franchisti. Un premier macabro, prima ancora che stupido. Ma Gruber fa finta di nulla. Chissà perché La 7 è una delle poche reti tv, insieme a Sky, che perde pubblico..
Ma a stupidità stiamo bene anche in serie Italia. Il decreto del lìder minimo chiude gli impianti di risalita sino al 24 novembre (almeno per ora). In pratica si chiudono solo i rari impianti per sciare sui ghiacciai, visto che la stragrande maggioranza delle stazioni sciistiche apre intorno al 7/8 dicembre. Il casus belli (urge traduttore per Giggino & C.) è stato rappresentato dalla folla sugli impianti di Cervinia, con un durissimo attacco da parte della Busiarda. Sarebbe istruttivo scoprire quanti soldi in pubblicità spende la Regione Valle d’Aosta per foraggiare un quotidiano che fa la guerra al turismo valdostano.
Per la felicità di molti valdostani, certo. Indignati per le presenze dei turisti. Dimenticando che il turismo rappresenta la voce principale dell’economia locale poiché non mantiene solo ristoratori, baristi e negozianti, ma ha ricadute sull’edilizia, sull’agricoltura, sull’artigianato. Chissenefrega, se si prendono soldi pubblici. Già, ma il Pil valdostano, con i soldi che tornano indietro, determina anche la qualità dei servizi locali. A partire dalla sanità, dall’assistenza. Anche sul fondovalle, dove il terrore dilaga più del virus.