“Bisogna fare squadra, bisogna lasciare da parte le polemiche politiche, bisogna remare tutti nella stessa direzione”. Di fronte ai disastri provocati dal governo degli Incapaci, il sistema corre ai ripari ed utilizza i media, gli esperti a gettone, il presidente della repubblica per colpevolizzare l’opposizione. Rea non di fare opposizione, perché non la fa, ma di non entusiasmarsi per il disastro del lìder minimo e dei suoi dittatorelli.
Il governo manda in piazza i suoi bravi per impedire le proteste, ma pretende che i contestatori siano felici per le manganellate ricevute spesso senza alcun motivo. Sul territorio si moltiplicano i soprusi delle varie forze dell’ordine ma si ordina di applaudire per multe a capocchia. L’inquilino del Colle fa trapelare l’ipotesi di furto legalizzato dei risparmi degli italiani ma vuole coesione e rassegnazione. E basta!
Vogliono unità d’intenti? Comincino a cacciare i colpevoli del disastro. De Micheli, Gualtieri, Lamorgese, Azzolina. E solo per iniziare. Provino ad imparare il rispetto nei confronti dei cittadini, che non sono ritardati mentali benché abbiano votato per i partiti di questa assurda maggioranza. Il lìder minimo non può continuare con i decreti – uno più stupido dell’altro, scritti da analfabeti e presentati con la pagliacciata delle dirette tv a ritardo variabile – per poi pretendere che il Paese si adegui alla sua volontà. Fosse almeno un genio circondato da una super squadra.
Invece sta distruggendo un Paese, moralmente prima ancora che economicamente. Dalle difficoltà economiche ci si può riprendere, dall’invigliacchimento no, o comunque con tempi lunghissimi. Però vuole collaborazione. Per condividere con gli altri i suoi insuccessi. I miliardi sprecati per i banchi a rotelle, mentre De Micheli si trastullava con i Benetton invece di potenziare i trasporti, richiedono una punizione dei colpevoli, non la collaborazione di chi è stato costretto a rimanere a guardare senza la possibilità di intervenire. L’apertura indiscriminata delle frontiere mentre Lamorgese mandava le sue truppe contro gli italiani disperati rappresenta un ostacolo a qualsiasi collaborazione.
Poi la finta opposizione potrà anche decidere di rinunciare ad ogni briciolo di dignità in cambio di uno strapuntino. Ma la complicità di una siffatta opposizione non comporta la partecipazione di un popolo mortificato.