E se cambiassimo le abitudini, più a misura di felicità, più a misura di sana originalità per arginare la vera follia di questa oligarchia plutocratica? Chi lo ha detto che in ufficio si va alle 9 e che a scuola si entra alle 8? Viviamo di notte, la lunga notte dei nibelunghi.
Invece della colazione con biscotti al glifosato e caffè facciamo una sostanziosa prima colazione alle 6, quindi due chiacchiere proibite con dissidenti all’edicola distanziati, e poi a scuola e al lavoro, cena alle 16,30: orario di lavoro regolare e alle 18 tutti a nanna.
Perché no? Ci risparmieremo anche il TG della sera a favore della salute. A cena, a colazione solo prodotti italiani, solo economia circolare, solo legumi nazionali sfusi boicottando i veleni in lattina, il cibo pronto, il precotto, e tanta acqua tonica preventiva. La giornata diventa più originale, meno vincolata ai ritmi internazionali, sovversiva.
Con più tempo per amici, parenti, cultura, lavoro, salute e buon cibo, qualcuno lo fa, ed i governi si dovranno adeguare. Buona colazione con fagioli nostrani e cotiche. Da leccarsi i baffi e… da inventare nuove alternative lavorative.