Ha tradito Gheddafi, di fatto condannandolo a morte dopo avergli pubblicamente baciato le mani. Perché stupirsi se ora Berlusconi è pronto a baciare le mani di Biden tradendo non Trump, ma tutto ciò che lo stesso leader di Forza Italia ha sempre sostenuto? Il prossimo passo sarà vedere il sultano di Arcore armato di piccone per abbattere le statue che i suoi nuovi amici indicheranno come politicamente scorrette. Partendo da quella di Montanelli, senza neppure il bisogno che qualcuno glielo chieda.
In politica, si sa, vince il pragmatismo. E poiché Biden sarà il nuovo presidente degli Stati Uniti, non importa se con brogli o meno, è con lui che ci si dovrà confrontare. Ma una cosa è il pragmatismo e una cosa diversa è il servilismo, il finto entusiasmo per far dimenticare il passato. Berlusconi applica a se stesso la proksynesis nei confronti di Biden anche se avrebbe tanto sognato di imporla a tutti i suoi sostenitori italiani.
Perché il servilismo è la porta che permetterà l’ingresso in Italia di tutte le peggiori cialtronate dei progressisti americani. La distruzione della Cultura, delle radici, delle tradizioni. In nome di un progresso che rappresenta un macigno a cui legarsi per affondare più rapidamente. Trump era meglio? Meglio nel senso che si occupava degli Usa senza “esportare la democrazia” yankee a suon di milioni di morti.
Assurdo stupirsi per queste posizioni di Berlusconi. Che, attraverso Mediaset, ha fatto dilagare in Italia il “male americano”. E quando il timone delle tv è passato al figlio Pier Silvio, la follia si è accentuata, la guerra contro le radici non ha più conosciuto freni. Tutto lo squallore del politicamente corretto si è trasformato in programmi tv. Da Jerry Calà si è precipitati ad Alfonso Signorini. E non è che si partisse proprio dalle vette della cultura..
Ma se era ampiamente prevedibile il voltafaccia berlusconiano, diventa sempre meno accettabile la rassegnazione di Salvini e Meloni. La loro assurda alleanza con chi utilizza le proprie reti per sostenere uno stile di vita opposto a quello teoricamente difeso dai sedicenti sovranisti. Muti di fronte ai continui attacchi nei loro confronti da parte del Tg5, muti di fronte allo squallore di programmi di intrattenimento che impongono modelli che dovrebbero essere inaccettabili per la coppia “dura e pura”.
Ma Trump potrebbe reagire alla sconfitta creando una propria rete tv. Salvini e Meloni, per reagire, si faranno invitare da Barbara D’Urso.