Untori, irresponsabili, incompetenti. Gli insulti del mondo politicamente corretto stanno sommergendo i politici sardi, ma anche gli imprenditori e, in fondo, pure la popolazione nel suo insieme. Il virus che all’inizio di agosto era stato praticamente annientato, si è scatenato con i balli al Billionaire di Briatore in Costa Smeralda. Se fosse vero, Briatore sarebbe ancora impegnato a contare la montagna di soldi incassati in un locale preso d’assalto da milioni di persone.
Va beh, allora non è colpa solo del Billionaire ma di tutti i locali della Costa sarda. Che hanno infettato tutti i giovani sani, magari in arrivo dalle folli notti spagnole. Ed hanno contagiato milioni di sardi incolpevoli. Tutta colpa di Solinas e di Briatore. E dei sardi che hanno votato per il primo.
Difficile far capire agli opinionisti politicamente corretti che i sardi non sono milioni. Ancor più difficile far accettare due semplici dati ufficiali: la Sardegna è la regione italiana con il più basso indice di contagi; la Spagna è uno dei Paesi con la peggiore situazione a livello europeo se non mondiale.
Ma la feccia politicamente corretta non può accettare che il compagno Sanchez abbia sbagliato tutto, che la politica del governo spagnolo sia fallimentare sotto ogni aspetto. Così come non si può accettare che le strategie di Solinas abbiano funzionato almeno per il Covid. Errori da attribuire al governatore sardo ce ne sono a iosa (poi bisognerà tradurre la locuzione “a iosa” a buona parte del governo nazionale), ma i politicamente corretti non hanno tempo da perdere per studiare le varie sciocchezze. È più facile puntare su slogan semplici, amplificati da trasmissioni tv e dai quotidiani di servizio. Anche perché Solinas, come tutto il centrodestra sul Continente e nelle Isole, non ha il minimo interesse per la comunicazione.