La ormai scontata sconfitta di Trump pone problemi di strategie alle destre italiane. Non al centrodestra, ormai rassegnato all’irrilevanza o alla sudditanza nei confronti di un governo che deve varare provvedimenti a favore di Mediaset nello scontro con Bolloré. Ma alle destre sì, come ha fatto notare il sito Barbadillo. La mascherina trumpiana di Salvini dovrà finire in lavatrice, i viaggi di Meloni dovranno avere nuove mete. Ma dovrà cambiare soprattutto la politica.
“Da tempo – scrivono su Barbadillo – sosteniamo che non si governa con i social e più dei like conta la capacità di consolidare una classe dirigente colta, preparata, politicamente capace, con percorsi che consentano la valorizzazione di un capitale umano patriottico da sempre destinato all’esclusione dai luoghi dove si può incidere nella politica e nell’immaginario nazionale: senza economisti, manager, giornalisti con coscienza pluralista, cineasti, scrittori, uomini di diritto, esperti di Difesa o di geopolitica non si potrà mai produrre una offerta politica compiuta”.
È un’analisi che, ormai, viene ripetuta da più parti. Difficile non condividerla. Eppure pare non fare breccia, non intaccare neppur minimamente la corteccia delle cerchie di potere dei partiti di destra. Da un lato non la società civile in senso astratto ma quei corpi intermedi che sono fondamentali per la politica e per la gestione del Paese. Dall’altro i cerchi magici inutili, chiusi, bloccati. Impegnati a rimirarsi l’ombelico, a procedere con slogan, a far concorrenza a Cetto La Qualunque. Incapaci di proporre un’alternativa credibile che vada al di là di “più soldi per tutti”, di richieste di infiniti condoni che certo non moralizzano la società.
A Barbadillo vanno oltre, insistono sul capitale umano. “In questi settori della società – proseguono – o si investe nella ricerca e nel consolidamento di personalità di rilievo e spessore (costruite su anni di studio e applicazione) o si ricorre all’ingaggio di quadri che prima militavano altrove (il modello tatarelliano: acquisire tutti quelli che non erano di sinistra, pur estranei alle destre)”.
In realtà il modello di Tatarella si è rivelato fallimentare. La campagna acquisti ha portato all’interno dell’area delle destre personaggi in cerca di ingaggio ma buoni per ogni stagione e per ogni acquirente. Figurine da album Panini, che non hanno portato nulla se non la loro immagine vuota. E, con il loro vuoto, hanno avuto anche la pretesa di indirizzare l’area. Il tragico è che qualcuno ha permesso loro di farlo. Le destre, per la gioia dei media di servizio, hanno costruito dei Pantheon ridicoli, accozzaglie di gente nulla aveva da spartire.
Proprio come Trump, che è diventato un mito per alcuni di quelli che erano cresciuti con la certezza che il male fosse sempre e comunque quello americano (dal libro di Alain de Benoist e Giorgio Locchi). Ma anche Trump può essere utile per indicare una strada: di fronte alla sconfitta ha subito pensato a crearsi una rete televisiva con cui sostenere le sue idee. Le destre italiane preferiscono comparsate da Barbara D’Urso. Non proprio il massimo.