Il noto teologo Maurizio Crozza spiega che il Natale è solo una convenzione. Non un simbolo, sempre che il teologo televisivo sappia di cosa si tratta, ma una banale convenzione. Per allinearsi con il Solstizio, con la nascita di una serie di divinità in ogni parte del mondo. Da Buddha a Zarathustra, da Bacco ad Ercole, da Horo a Quetzalcoath, da Krishna a Freyr, da Tammuz a Mithra. Un Dio, quest’ultimo, e non una Dea, a differenza di quanto pensino al Fatto Quotidiano. Dove, probabilmente, sono rimasti fermi all’idea che Indro (Montanelli) fosse il maschile di Indra, peccato che anche la divinità indiana fosse un maschio.
Comunque, trattandosi di una banale convenzione, il Natale può essere spostato a seconda delle necessità del governo degli Incapaci. Si può celebrare prima o dopo, magari rinviandolo di settimane o mesi. D’altronde la data della Pasqua non è fissa, dunque si può spostare anche il Natale. Magari a luglio o agosto, per festeggiare con una bella grigliata di pesce in spiaggia. In fondo il festeggiato era quello dei pani e dei pesci, mica del panettone e dei tortellini in brodo.
Ma i teologi si sprecano, in questo periodo. Così se Crozza benedice Boccia e il Dpcm del lìder minimo, arriva una suora televisiva a spiegare che il Natale non è fondamentale. Si può tranquillamente sostituire con una nuova festa, dell’Incontro. Da collocare quando capita. Mica male come idea. Così si fanno felici le maestre che vietano le canzoncine natalizie, gli alberi ed il presepe perché offendono i nuovi arrivati.
Non risulta che ebrei e musulmani abbiano deciso di rinunciare alle loro festività ed ai loro riti sacri per aderire alla pagliacciata dell’Incontro voluto dalla suora. Che, non a caso, è una esperta di economia. Un tempo i Papi ed i religiosi erano i grandi difensori dell’arte, della cultura in genere. Ora si occupano di economia, di finanza, di speculazioni. Mentre monsu Bergoglio preferisce la sociologia. E si ritrova con piazza San Pietro sempre più deserta.
Ma va bene così. La teologia la spiega Crozza, il Papa si intromette nella politica, le suore economiste inventano nuove feste ed i credenti non credono più a nulla.