Come si valuta la bellezza di una partita? Quali sono i parametri universali da cui attingere per stilare una classifica? Si potrebbe parlare di numero di gol, di nomea dei calciatori in campo, di significato simbolico che un data partita può aver dato culturalmente ad un Paese (Brasile – Uruguay 1950), delle emozioni suscitate o più semplicemente la presenza della nostra squadre del cuore. La risposta è troppo lunga e variegata, è impossibile stabilirlo soprattutto perchè ogni amante del pallone rotondo ha la propria visione e le proprie preferenze. In questo articolo possiamo solamente ricordare alcune delle partite più belle della storia.
Dopo l’articolo sui 10 goal più belli, ecco 5 tra le partite più belle della storia del calcio.
germania vs italia (0-2 d.t.s.) – mondiali 2006
Quasi più emozionante della finale di Berlino che poi consacrò l’Italia campione del mondo per la quarta volta nella sua storia. Germania – Italia fu più che una semifinale. Era la sfida delle sfide, due nazioni da sempre rivali pronte per il tutto per tutto. La Germania giocava in casa, a Dortmund, con tutti i favori della vigilia. Ma le partite vanno giocate e dopo 120 minuti di puro agonismo e ribaltamenti di fronte un certo Fabio Grosso decide che è arrivato il momento di farla finita e con un mancino preciso insacca la palla della vittoria nell’angolino basso dell’incredulo Lehmann. I tedeschi tentano il miracolo ma il muro Fabio Cannavaro regge l’urto e respinge l’ultimo assedio dando il via al contropiede che si concluderà con una magia di Alex Del Piero. Il gruppo più unito di sempre andrà poi a Berlino a prendersi la Coppa del Mondo.

argentina vs inghilterra (2-1) – Mondiali 1986
Match definibile come genio e sregolatezza di Diego Armando Maradona. A partita conclusa venne eretta una statua del fuoriclasse argentino al di fuori dello Stadio Azteca, sede del match, per immortalare gli eventi accaduti. La partita terminò con il risultato di 2 -1 in favore dell’Argentina che si laureò in seguito Campione del mondo. Quello però che fece più scalpore fu il goal che sbloccò la gara, la mano de Dios del pibe de oro. Quasi tutti, telecronisti e pubblico, si accorsero del fallo di mano tranne l’arbitro. A nulla valsero le protese inglesi. Ma in quell’afoso pomeriggio Maradona non aveva ancora finito. Appena 4 minuti dopo il goal del vantaggio prese palla con forza al limite del centrocampo e con una corsa di 60 metri lasciò sul posto 5 giocatori della nazionale inglese per poi entrare in area di rigore, dribblare il portiere e mettere a segno il goal del secolo.