Il Molise è sicuramente una delle regioni più belle e suggestive d’Italia. Il problema è che si tratta di una regione poco conosciuta e tendenzialmente dimenticata. Purtroppo c’è chi sostiene addirittura che non esista. Si tratta della regione più giovane del Paese, poiché è stata istituita come ente nel 1963, e della regione più piccola, dopo la Valle d’Aosta. In maniera quasi equa sono distribuite zone montuose (circa il 55% del territorio), e zone collinari (circa 44,7%), ciascuna delle quali nasconde tesori e offre spettacoli naturali capaci di lasciare a bocca aperta. Vediamo quindi insieme i cinque posti più belli del Molise che dovreste assolutamente visitare.
I posti più belli in natura del Molise
Ponte tibetano di Roccamandolfi
Una delle caratteristiche che fanno del Molise una regione affascinante è la varietà di paesini arroccati e situati sulle montagne. Tra i più belli si segnalano Castel San Vincenzo, quello abbandonato di Rocchetta al Volturno, Pizzone (dove, tra l’altro, la pandemia da covid-19 non si è mai diffusa), Pietrabbondante e Roccamandolfi. Quest’ultimo comune si trova in provincia di Isernia, sulle montagne del Matese, e ai piedi delle rovine di un castello di origine longobarda.

Gli avventurieri possono intraprendere un percorso suggestivo partendo dal castello e, attraverso boschi, ruscelli e sentieri, arrivando fino al Ponte Tibetano sospeso nel vuoto, sul Canyon scavato dal fiume Callora, e circondato da pareti rocciose. In realtà questo ponte non richiede una grande esperienza ed è fattibile più o meno da tutti. Non molto distante ci sono i paesini di Castel San Vincenzo e Pietrabbondante.
Cascata di San Nicola
Nel corso dei millenni il costante scorrere delle acque ha permesso di creare piscine naturali, speroni di rocce, sorgenti, grotte e sentieri, portando, nel corso del tempo, i visitatori a credere di trovarsi in una radura incantata. In tutto le cascate sono almeno una quindicina. Le più suggestive anche a livello europeo sono quelle di San Nicola. Qui vi sono tra le gole più profonde del continente.
Si trova nel territorio di Guardiaregia in cui vi è uno dei sentieri più belli di tutto l’appennino italiano. Le cascate, con tre salti, scendono per un totale di 100 metri. L’oasi in cui si trovano è la seconda in Italia per estensione ed è situata in una zona di protezione speciale. Un’altra esperienza da intraprendere in quel posto consiste nel recarsi sul monte Mutria a 1800 metri da cui, nelle giornate più limpide, è possibile vedere addirittura il golfo di Napoli.
I posti culturali più belli del Molise
Agnone
Agnone è un comune situato tra le valli del Sangro e del Trigno, al confine con l’Abruzzo, a nord est della provincia di Isernia. Il comune è noto per essere la capitale delle campane per eccellenza. Esso ospita Il Museo Internazionale della Campana “Giovanni Paolo II”, all’interno della Pontificia fonderia di campane Marinelli, una delle imprese familiari più antiche del mondo.
Questo museo è l’unico in Italia ad essere dedicato completamente alla lavorazione della campana e alla produzione di bronzi per le chiese cattoliche. Inoltre fu visitato da vari papi tra cui Pio XI e Giovanni XXIII, e, nel 1995, da Papa Giovanni Paolo II che ne ha benedetto alcune campane. L’interno ospita pezzi di storia della fonderia dal Medioevo fino ad oggi e teche con bronzi di vari aspetti, forme ed età.
In più, al termine delle visite al museo, un addetto, per tradizione, crea melodie con le campane. Questo per ricordare le vittime del terremoto del 2002, con particolare attenzione a quelle giovanissime del crollo della scuola elementare di San Giuliano di Puglia.
Sant’Angelo in Grotte, tra i posti da visitare in Molise
Si tratta di un piccolo paesino con meno di 200 abitanti. Anche se all’inizio può sembrare un posto qualunque, in realtà ha una storia meravigliosa e custodisce antichissime leggende. È situato in cima ad una montagna non distante da Castelpetroso. Dall’antico campanile è possibile raggiungere il belvedere situato all’altezza di 1000 metri e da cui si può godere di un bel panorama della pianura sottostante. Sulla strada principale diverse rappresentazioni segnano le antiche dominazioni romane.
Ciò che è davvero mistico è la chiesa-grotta di San Michele (e il Molise è pieno di luoghi religiosi in cui trovare facilmente la tranquillità che si cerca). Secondo la tradizione fu frequentata dal Santo prima di spostarsi nella celebre grotta del Gargano. Si tratta di un antro roccioso all’interno del quale c’è un pozzo con una sorgente d’acqua benedetta. Una volta entrati attraverso il portone bronzeo raffigurante il paese ed il suo stemma, è emozionante la grotta che appare subito ai nostri occhi e rende magico il posto.
Sul pulpito è posta un’antica statua di san Michele. Molti anni fa ebbero inizio i festeggiamenti in onore del Santo e ogni 29 settembre si usava portare la statua in processione nel paese per poi riportarla in grotta. Secondo la leggenda, ci fu un anno in cui i fedeli si accorsero che la statua era più pesante del solito. Dopo che in decine riuscirono a portare la fuori, improvvisamente si abbatté una pioggia violenta di lapilli. I fedeli capirono la volontà di San Michele Arcangelo di rimanere nella grotta, e da allora non ci fu più alcuna processione.
Basilica di Castelpetroso, uno dei posti più belli del Molise
Nel territorio del comune di Castelpetroso, a pochi minuti da Isernia, sorge sul pendio di una montagna il Santuario della Santissima Addolorata, uno dei più belli in Italia, e forse anche in Europa, e che risale a fine Ottocento. Per far sì che fosse facilmente raggiungibile dai fedeli, si decise di costruirlo più a valle rispetto a quello che doveva essere il luogo delle apparizioni. Il luogo è suggestivo tutto l’anno ma d’inverno acquista un fascino particolare poiché il paesaggio, anche grazie all’architettura particolare della basilica, appare veramente come il mondo delle fiabe! Inoltre l’enorme imponenza della basilica permette a questa di essere paragonata alla Sagrada Familia di Gaudì, in modo particolare per le sue guglie.
L’esterno della chiesa è caratterizzato da una facciata compresa fra le due torri campanarie (all’interno dei campanili si trova un concerto con dieci campane della Fonderia Martinelli). In basso tre portali strombati, decorati con lunette musive raffigurano l’Annunciazione a sinistra, Gesù crocifisso tra Maria e Giovanni al centro, e l’Incoronazione di Maria a destra. I battenti in bronzo raffigurano scene dell’Antico e dal Nuovo Testamento. La cupola ottagonale si innesta su un alto tamburo sui cui lati vi è una bifora. Sopra la cupola c’è una lanterna ottagonale che si trova all’altezza di 52 metri.
L’interno della chiesa è caratterizzato da una pianta centrale con aula ottagonale sotto la cupola. Vi sono in tutto sette cappelle. Quella maggiore presenta il pavimento rialzato rispetto al resto della chiesa, l’antico altare maggiore in marmi policromi, sormontato dal dentro cui si trova il Simulacro di Maria Santissima Addolorata di Castelpetroso costituito da due statue in legno dipinto raffigurante la Vergine semi inginocchiata presso il corpo, di Gesù morto. È leggermente più grande rispetto alle altre sei laterali. In ognuna di queste ultime, un altare in marmo è raffigurata una tela che descrive uno dei dolori di Maria. Infatti la cappella maggiore vuole significare con le altre sei il cuore trafitto di Maria Addolorata.
Alle spalle della chiesa c’è un sentiero segnalato di 750 metri. Si tratta della Via Matris che collega il santuario con il luogo delle apparizioni. Questa via è suddivisa in sette tappe rappresentanti i dolori di Maria.