Se il buongiorno si vede dal mattino, per il centrodestra è già notte fonda. Roberto Occhiuto aveva appena vinto le elezioni in Calabria e, subito, ha sferrato un attacco contro Meloni e Salvini, i due teorici alleati che non sarebbero in grado di federare il centrodestra, a differenza di quanto invece aveva fatto Silvio Berlusconi. Ovviamente Occhiuto, scelto da Forza Italia, difende il sultano di Arcore. Avrebbe potuto farlo con più decenza, ma ciascuno ha il suo stile.
Però anche lo stile ed il servilismo hanno dei limiti di buongusto. E dimenticare che, al di fuori della Calabria, Forza Italia è ormai irrilevante, non è proprio una grande dimostrazione di capacità politica. Dimenticare che la classe dirigente di Forza Italia oscilla – con rare eccezioni – tra il ridicolo ed il patetico, non è proprio un segnale di estrema competenza.
Ma, soprattutto, si supera ogni limite di decenza quando si contrappone il “federatore” Berlusconi ai due divisivi Meloni e Salvini. Perché è la famiglia Berlusconi che controlla Mediaset e Canale 5, ossia il canale tv che fa a gara con La 7 nell’attaccare Lega e Fdi. I conduttori e gli inviati del Tg5 ostentano quotidianamente la loro ostilità nei confronti delle destre italiane e straniere. Non c’è rubrica in cui non si sostengano tesi opposte rispetto a quelle dei due movimenti teoricamente alleati di Berlusconi.
Che, poi, Salvini e Meloni abbiano paura di andare da Silvio Berlusconi a pretendere una informazione semplicemente corretta, è un altro discorso. Dovrebbero prima capire cosa sia l’informazione, e non sembrano vicini all’illuminazione. Però Occhiuto non può davvero pensare che un comportamento di questo tipo da parte del principale canale e tg di Berlusconi possa rappresentare un segnale di unione, di alleanza o anche solo di rispetto.
Lega e Fdi devono sopportare tutti questi attacchi in silenzio, per non disturbare gli azionisti Mediaset. Devono sopportare le faziosità di Olla e le faccine indignate delle conduttrici quando si occupano dei respingimenti dei clandestini. Devono sopportare recensioni zerbinate di libri che sparano a zero sulle destre e recensioni ancora più zerbinate di brani musicali politicamente corretti.
Ma per Occhiuto va bene così, è così che si rafforza l’alleanza. Forse quella tra Tajani e Letta.