Sembra un vecchio film con Verdone e Pozzetto. Una di quelle, tardive, Commedie all’Italiana di mediocre fattura… abborracciate alla bell’e meglio. Senza infamia, facevano almeno sorridere. Si intitolava, se non ricordo male “7 chili in 7 giorni”. Due mediconzoli spiantati che mettono su una clinica per dimagrire. Promettendo miracoli. Di qui una serie di gag abbastanza scontate. Filmetto non certo memorabile…
Dicevo, sembra… e invece è una notizia apparsa sulla stampa. E quindi reale, no? Per lo meno reale quanto la trascorsa pandemia, o le notizie sul conflitto tra Russia e Ucraina… i nostri Media raccontano sempre la verità. E i giornalisti sono, tutti, incorrotti testimoni dei fatti… a questo punto mi resterebbe solo da aggiungere che Ilona Staller, in arte Cicciolina, è casta e pura… e chiudere il discorso.

Solo che la notizia in questione è… ghiotta. Ghiotta davvero, visto che si parla di… pizza. E, per di più dell’autentica pizza napoletana… mica robaccia americana con ananas e kiwi. Quella gliela lasciamo a Gianni Riotta… se la merita.
Dunque, rimbalza sui Social dalla stampa locale che un napoletano – che si autodefinisce imprenditore e modello (Sic!) – sarebbe dimagrito di otto chili in due mesi mangiando, tutti i giorni a pranzo… pizza.
Un invito agli impenitenti sibariti. Aspettate prima di esultare. Perché viene precisato che tale pizza quotidiana era:
a) di fatto scondita. Ovvero una marinara solo olio, poco, e pomodoro. E niente acciughe. In sostanza una punizione. Una schifezza che manco i carcerati accetterebbero senza protestare e salire sui tetti.
b) rigorosamente fatta con farina… di grillo. Ovvero, dice il novello asceta, altamente proteica. E dal basso contenuto glicemico.
Provare per credere.
Ora, al di là del fatto che, per quanto uno possa amare la pizza, mangiarla tutti i giorni per mesi non potrebbe che portarlo a saturazione e conseguente nausea, il nocciolo del discorsi sta nella farina utilizzata.
Farina di grilli. Ovvero la prima avvisaglia della nuova alimentazione a base di insetti. Che stanno cercando di proporci, o meglio imporci in tutti i modi.

Per altro l’autorizzazione, quanto meno improvvida, al commercio di alimenti derivati dagli insetti, è cosa estremamente recente. E quindi il nostro modello avrebbe cominciato a farne uso quando, praticamente, non era ancora in circolazione.
Non vi sembra almeno un po’ strano? Non vi viene il dubbio che sia l’ennesima bufala fatta circolare al solo scopo di propagandare codesta nuova alimentazione? Abbiamo già dovuto ascoltare la famosa astronauta proclamare che, nello spazio, consuma cibi derivati da insetti… e tante amenità consimili… Che già spingono i deboli di mente a fare la coda di fronte a quelle, per fortuna poche, paninoteche che propongono farina d’insetti nel pane dell’hamburger. A prezzi, per altro, spropositati…
Già, si dirà…. ma perché te la prendi tanto calda? Da che mondo è mondo la pubblicità funziona così…
Vero…. però qui il caso mi sembra diverso. Perché si cerca, in ogni modo, di modificare radicalmente le abitudini alimentari…
Pensateci un po’. In tre anni abbiamo visto distruggere il tessuto delle relazioni sociali, oltre che economiche, con la scusa della pandemia.
Vengono sempre più propagandati, anzi imposti, modelli di comportamento e di famiglia che invertono (termine ben preciso) tutte le tradizioni e gli usi sui quali, da sempre, si fonda la società umana.
Ci hanno convinto che la guerra, e la nostra partecipazione, per ora solo indiretta, a questa è cosa giusta. Sacrosanta. Fino a dirci che i proiettili ad uranio impoverito non sono dannosi… anzi, una mano santa… e questo è solo un esempio.

E ora tocca al cibo. Addirittura ad un cibo tradizionale come la pizza. Che ê antichissima, visto che già ne parla Virgilio nel VII libro dell’Eneide.
Ora lo so che, se mi metto a parlare di grande Reset, mi becco del complottista. Di quello che vede incappucciati e oscure trame, addirittura rettiliani, dietro ogni cosa…
Però… beh diciamo che non sono più disposto a bere le notizie, e le nuove certezze, che ci vengono artatamente propinate.
E, in particolare, la farina di grillo la lascio ad altri.
A quelli che se la godranno voluttuosamente in solitudine, abbassando, ad ogni boccone, la mascherina… per poi rialzarla prontamente.
E ascoltando con aria devota cosa racconta il Tg sull’Ucraina…