Viaggiare in treno e sugli altri trasporti pubblici locali, per un mese, pagando solo 9 euro. Non è un miracolo. Si può fare. Certo, non in Italia. Ma in Germania sì. Perché i Verdi tedeschi – al di là della totale incapacità, stile Giggino, della leader Annalena Baerbock trasformata in pessimo ministro degli esteri – fanno sul serio. Ed hanno pensato che abbattere i costi del biglietto del treno rappresentasse un incentivo ad abbandonare l’auto. O comunque a ridurne l’utilizzo.
La fase sperimentale sta per partire ed i sondaggi sottolineano la soddisfazione dei tedeschi delle grandi città e le perplessità di chi vive nelle campagne. Perché i centri maggiori sono ben collegati, i paesi più piccoli no. Inoltre l’offerta riguarda i treni regionali e non l’alta velocità. E l’efficienza e la puntualità dei regionali non sono proprio il massimo.
Tutto come in Italia, insomma. Tranne che il prezzo dell’abbonamento mensile. Perché il servizio, in Italia, non è per nulla soddisfacente, con ritardi anche per l’alta velocità. In compenso nessuno si sognerebbe di ridurre i prezzi dei biglietti a 9 euro con la possibilità di viaggiare tutti i giorni senza limiti di orario e chilometraggio.
Probabilmente le ferrovie tedesche dovranno fronteggiare affollamenti eccessivi, perché non è possibile moltiplicare vagoni e convogli dall’oggi al domani. Ma si tratterà di un test importante per capire se, a fronte di tariffe molto convenienti, si può trasferire una quota consistente del traffico dalla gomma alla rotaia.
In Italia nulla di tutto ciò. Un sistema che non è neppure in grado di assicurare il collegamento diretto ferroviario tra il Nord Ovest ed il Nord Est dell’Italia, ossia le aree più ricche e dinamiche, non è certo interessato ad aumentare i passeggeri sui treni regionali già sovraffollati. In fondo la logica del trasporto in Italia è quella dei gestori degli impianti a fune che rientrano nella categoria del trasporto pubblico locale: prezzi eccessivi per ridurre il numero dei passeggeri. Eppure il costo dell’energia elettrica e del personale è identico sia che si trasportino 10 persone a 10 euro ciascuno, sia che i viaggiatori siano 1.000 a due euro a persona. Stessi costi ma incassi di 100 euro nel primo caso e di 2.000 euro nel secondo.
Però, anche in Italia, tutti sproloquiano sul Green, sull’ambiente, sulla riduzione dell’inquinamento, sul ruolo fondamentale del trasporto pubblico. L’importante è parlarne, non mettere in atto delle iniziative alla tedesca.