Al di là del terrore di Mattarella di fronte alla prospettiva di affidarsi al voto degli italiani affinché scegliessero il proprio futuro, ben sapendo che la scelta non avrebbe premiato i beniamini del Colle, l’indicazione di Draghi come presidente del consiglio pone un dubbio fondamentale: a cosa serve la democrazia in Italia? Quale ruolo possono e devono avere i politici?

Il potere dei tecnici, in Italia, è culminato nel disastro del grigiocrate Monti, con una squadra di professori ed esperti che hanno indignato qualsiasi loro studente del primo anno. Incapaci e privi di scrupoli, totalmente ignoranti della realtà quotidiana che non compare sui loro tomi assolutamente inutili. E poi la sagra degli esperti di Covid, raccattati tra veterinari impegnati con le farfalle, commercialisti di dubbio livello, personaggetti in cerca di visibilità.
Monti o Galli, in ogni caso un disastro.
Però è assolutamente impossibile difendere una casta politica che ha saputo offrire Toninelli e De Micheli, Patuanelli e Catalfo, Azzolina e Gualtieri. Oltre alla serie di ministri praticamente inesistenti. Quanto all’oppofinzione, i “migliori” invocati dal sultano di Arcore dovrebbero essere Polverini trasmigrata – tra un saluto romano e l’altro – nella maggioranza rossogialla o il pessimo Brunetta? L’ex ministro leghista Bussetti o l’attuale meloniano Fitto?

Però, nonostante Mattarella, un presidente del consiglio dovrebbe ottenere il sostegno della maggioranza in parlamento. Sulla base di un programma ed anche sulla base della squadra di governo. I primi nomi fatti trapelare da uno dei tg di Mediaset sono francamente imbarazzanti e dovrebbero rappresentare una sorta di provocazione nei confronti di un centrodestra chiamato a sostenere il governo Draghi.
Perché, se i 5 Stelle confermeranno il loro voto contrario, serviranno i voti della Lega perché Pd e Forza Italia non bastano, pur con il sostegno dei renziani e dei voltagabbana di ritorno, pronti a dare la fiducia anche al calorifero pur di non andare alle elezioni. Ma Salvini può votare per un governo che, secondo Mediaset, rimetterebbe Lamorgese agli Interni per favorire altra immigrazione? Che riproporrebbe Boccia nemico di ogni autonomia regionale? Che ripresenterebbe Severino alla giustizia?
Pura follia e si spera che Draghi non voglia seguire la strada indicata dalle testate di Berlusconi.

L’alternativa è far saltare il banco, con la consapevolezza di venire massacrati da tutti i media. Da quelli di sinistra, di centro e berlusconiani. D’altronde le destre insistono a fregarsene della comunicazione, dunque non possono lamentarsi delle conseguenze della propria ottusità.
Il sultano di Arcore, al contrario, festeggia. Si ritrova finalmente insieme a Renzi, il suo vero delfino. Quel Renzi che ha giocato benissimo la partita, seguendo nel migliore dei modi le indicazioni che gli aveva fornito proprio Draghi in un incontro sul finire dello scorso anno. Quando erano stati lanciati alcuni ballon d’essai proprio sul nome dell’ex banchiere.
1 commento
È tutto definito. Draghi lo invocavano da tempo. Ma perché arriva ora? Per sfilare opposizione e governo dalle responsabilità? Certo. A distruggere il Paese bastava il lider minimo. Avevano interesse a resettare l’Italia. All’improvviso si inverte la rotta. O no? Non sarà che hanno scritto il copione con riferimento alla vittoria di Biden pro Cina? Draghi può essere un ridisegnare dei giochi da parte dei repubblicani di Trump per lasciare aperta la partita della supremazia mondiale? I giochi sono aperti.Draghi ha chiesto pieni poteri. Usa contro Cina: 1 a 0? Rilancio dell’economia, digitale, sburocratizzazione dice Italia Oggi. Si inverte l’onda.