Il mondo sta cambiando o forse è già cambiato, la politica internazionale, apparentemente calma e serena, è in profondo fermento,
una frenesia statica che, guardinga, attende una scintilla per esplodere, la voglia di unità si sta trasformando in necessità di divisione, il concetto di fratellanza sta cambiando pelle palesando sempre più evidenti le macchie dell’ostilità, della caccia al diverso, alla ricerca della causa…
Il mondo sta cambiando velocemente e i segnali sono evidenti da un punto di vista naturalistico, fisico, politico, sociale, climatico, economico, etico… la saggezza popolare in situazioni simili era solita affermare “DIO non è contento di noi…” in questo caso invece lo hanno dichiarato gli scienziati della Federazione degli scienziati atomici.
Già perché l’orologio dell’Apocalisse segna due minuti alla mezzanotte, due minuti alla notte del mondo, due minuti alla fine. Tale “concetto scientifico” è stato ideato nel 1945 al fine di scandire il tempo che resta all’umanità per evitare una catastrofe dovuta ad armi nucleari o cambiamenti climatici. Dal 1947, l’orologio viene aggiornato ogni anno: il 24 gennaio scorso il consiglio dei 20 esperti chiamati ad aggiornarlo ha deliberato, appunto, che all’umanità restano solo due minuti.
E’ la terza volta che l’orologio è stato impostato così vicino alla fine: la prima nel 1953 al culmine della guerra fredda, la seconda nel 2018 anche a causa della Crisi della Corea del Nord e la terza oggi all’inizio del 2019.
La situazione appare davvero grave se si pensa che dopo il terribile attentato alle torri gemelle o ancora dopo la guerra del “Vietfottutonam” i minuti calcolati dagli scienziati prima della fine erano 7.
Certamente si può credere o meno a quanto dichiarato dal board di scienziati atomici però è certo che ciò deve essere forte monito a tutti noi che la strada percorsa da questo mondo non è certo quella migliore e quindi non ci resta che sperare che questi due minuti durino il più a lungo possibile, almeno per tentare di riportare indietro le lancette.