“Una mozione di sfiducia al sanchismo”. “Madrid non è la Spagna”. I commenti fondamentali al risultato clamoroso della Comunità autonoma di Madrid sono questi. Da un lato Isabel Díaz Ayuso, la trionfatrice alla guida del Partito Popolare, di centrodestra. Governatrice uscente, aveva anticipato il voto perché minacciata di sfiducia da parte degli alleati centristi di Ciudadanos. Risultato? Ayuso ha raddoppiato i seggi, conquistando oltre il 40% dei consensi e gli ex alleati moderati sono stati spazzati via e non ottengono seggi.
Malissimo i socialisti, ridotti a poco più di un terzo dei voti dei popolari. Costretti a sperare che il resto della Spagna sia tutt’altra cosa rispetto a Madrid. Illudendosi che la stupida politica faziosa portata avanti da Sanchez e da Pablo Iglesias (leader di Podemos) abbia provocato rabbia e delusione solo nella capitale. È andata anche peggio ad Iglesias, nulla a che spartire con Julio, ovviamente. Una sorta di padre spirituale delle sardine italiane, qualora esistano ancora. Di fronte al risultato elettorale che ha premiato le destre – grazie alle politiche nazionali volute anche dalla sardina in salsa spagnola – Iglesias ha deciso di abbandonare la politica.
Sì, lo avevano promesso anche Renzi e Boschi, ma gli spagnoli non hanno le tradizioni da giullari di corte e da commedia dell’arte.

Ora, per governare, Ayuso avrà bisogno di un sostegno di Vox, la destra spagnola che si è rafforzata. Non di molto, ma ha soprattutto dimostrato di non rappresentare un fuoco di paglia ma di essere ormai una forza radicata nel Paese iberico. Bastano 4 dei 13 seggi conquistati per consentire ai popolari di governare. E le posizioni tra i due partiti non sono eccessivamente lontane.
A sinistra, invece, è cresciuta una formazione giovane, Mas Madrid, che ha eguagliato il risultato dei socialisti. Mentre pare definitivamente conclusa la parabola di Ciudadanos, un partito moderato e liberale che aveva provato ad approfittare delle difficoltà dei popolari e della sostanziale inesistenza della destra. I madrileni hanno deciso che si trattava di un partito totalmente inutile, lo hanno scaricato ed hanno scelto una destra sicuramente più dura, anche nella componente Popolare. Un segnale interessante anche per la politica italiana.