Dopo l’annuncio della casa farmaceutica Pfizer su Twitter, i conti non tornano. Già ad ottobre Speranza avrebbe organizzato un incontro riservatissimo con i vertici dell’azienda.
Ieri il colosso farmaceutico Pfizer è tornato ad alimentare le speranze di tutta la popolazione mondiale con questo tweet:
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Un respiro di sollievo arrivato al momento giusto, ad interrompere le angosce portate da un’ondata della pandemia caratterizzata da una violenza senza precedenti.
L’annuncio di Pfizer e BioNTech è stato ben accolto da tutta la comunità scientifica, e persino l’OMS l’ha descritto “incoraggiante”.
E l’Italia?
In seguito all’annuncio, sono iniziati ad emergere diversi retroscena. Alla guida dei rumours, questo articolo della Repubblica, che svelerebbe il fatto che già a metà ottobre avesse avuto luogo un incontro riservatissimo tra i vertici di Pfizer e i ministri italiani.
Il ministro della salute Speranza era già a conoscenza dell’esistenza del vaccino ben prima dell’annuncio ufficiale?
I patti
Sull’incontro segreto non è dato sapere quasi nulla, se non che l’Italia avrebbe come obiettivo quello di pianificare minuziosamente le tempistiche e i dettagli logistici di una grande operazione nazionale volta a vaccinare ben 1,7 milioni di italiani contro il covid già da Gennaio 2021.
Ad avere la precedenza saranno medici, infermieri e personale delle RSA, le figure più a rischio contagio. Sono in molti, però, a porsi la stessa questione: il vaccino anti-covid sarà obbligatorio per tutti?
E l’Europa?
Si stima che entro l’inizio del 2021 arriveranno in Europa circa 200 milioni di dosi, il cui 13,5% spetterà all’Italia. Si tratterebbe, dunque, di 3,4 milioni di dosi nella prima parte dell’anno: una prospettiva che esalta molti e spaventa altri.
Intanto, in queste ore, la Germania auspica un intervento di stampo europeo, di modo da non lasciare alle singole nazioni la capacità decisionale di distribuire il vaccino secondo i propri parametri.
Per ora
Nell’attesa del vaccino miracoloso, però, è evidente che non si possa far altro che sperare. Speranza ammette che sarà una battaglia contro il tempo, e che non “attenderà fino all’ultimo”. Cercheremo di salvare il sistema sanitario italiano anche a costo di vaccinare milioni di persone con una sostanza poco efficace? Per fortuna a questi dubbi risponde prontamente Pfizer, che dichiara:
il vaccino anti-coronavirus si basa su una tecnica innovativa che permette al sistema immunitario di riconoscere il Sars-CoV-2, permettondogli di respingerlo grazie al messaggio dell’Rna.