E fanno 10. Sono le Coppe del mondo di sci di velocità vinte da Simone Origone, trentottenne di Ayas in Valle d’Aosta. Una disciplina riservata a pochi folli che affrontano velocità superiori ai 200km orari in quello che un tempo era il km lanciato e che, nel tempo, si è trasformato in un circuito di Coppa del Mondo
Quest’anno il rivale di Simone non è stato, come di consueto, il fratello Ivan, bensì l’austriaco Manuel Kramer che ha interrotto una incredibile lotta in famiglia ma non è riuscito a scalzare Origone dal gradino più alto del podio.
Quanto al fratello Ivan, che al suo attivo ha “solo” due Coppe del mondo della specialità, è però il detentore del record mondiale di velocità sugli sci, con 254,9 km orari. In pratica Ivan è l’uomo più veloce del mondo senza ausilio di motori.
Una splendida lotta in famiglia sugli sci che si trasforma in collaborazione nel resto dell’anno quando i due fratelli lavorano come maestri di sci o come guide alpine. Ed è divertente ascoltare e osservare l’entusiasmo dei ragazzini che seguono le lezioni di sci quando possono vantarsi con gli amici di avere come maestri gli uomini più veloci del mondo.
D’altronde la velocità sugli sci è stata una caratteristica anche in passato dei ragazzi di Ayas, approdati in nazionale di sci alpino con Tiziano Bieler e Johnny Vicari.
Risultati non più ripetuti negli ultimi anni, nonostante un ampliamento a dismisura dello sci club locale. O forse proprio per questo.
Il trionfo di Simone Origone è davvero l’ultima tappa di una stagione sciistica particolarmente ricca di soddisfazioni per gli atleti, e soprattutto per le atlete, della nazionale azzurra. Con la definitiva consacrazione della Goggia, con la conferma della Brignone, con le speranze per la Bassino. Ma anche con la conferma di Pellegrino nel fondo, con la grande Michela Moioli nello snowboard, con gli ottimi risultati nel biathlon. Senza dimenticare il settore del ghiaccio, sempre garanzia di successi.
Photo credits by Augusto Grandi