Carramba che sorpresa! Non sono bastati i lavori iniziati, e poi abbandonati, all’imbocco di via Balme. Non sono bastati gli annunci, mai seguiti dai fatti, di interventi per abbellire la zona. Non è bastato disegnare sul controviale di corso Francia il divieto di superare i 20 km orari. Nonostante tutte queste brillanti idee della giunta comunale di Torino, il negozio Ovs (abbigliamento) di piazza Risorgimento chiude. Proprio come hanno chiuso i negozi che, a pochi metri di distanza, hanno le saracinesche abbassate da mesi.

Strano, perché i servitori sciocchi del governo degli Incapaci e le bimbe di Conte hanno strillato per un anno dai balconi che sarebbe andato tutto bene, che il generosissimo esecutivo stava distribuendo ristori a tutti, come se piovesse. Ed ora questi egoisti chiudono per fare un dispetto al lìder minimo, al prode Gualtieri, all’eroico Boccia. Che carogne, all’Ovs, e che carogne tutti quei negoziati che non riaprono più.
Ma che carogne anche tutti i delatori da balcone che, per spiare chi passeggia, si ostinano ad indossare vecchie tute o, addirittura, i soliti pigiami. Invece di ordinare per telefono, dai negozi di quartiere, capi eleganti da sfoggiare mentre insultano chi si bacia senza mascherina.
Così, per mancanza di clienti, Ovs rinuncia alla presenza in un quartiere che non è stato penalizzato dalla chiusura degli uffici, ma dal terrorismo di Stato e dalla mancanza di idee del Comune. Non abbastanza centrale per essere abitato dai protagonisti del Sottosistema Torino, non abbastanza periferico per attirare l’attenzione della retorica pauperista. Dimenticato e basta.