Da oltre un paio di mesi è comparso, nel controviale di corso Tassoni, un gabbiotto per i lavori stradali con i rendering dei “grandi” interventi in fase di realizzazione da parte del Comune di Torino. In particolare il lavoro in quell’area è relativo all’innalzamento di pochi metri di strada per rendere più sicuro il passaggio pedonale all’incrocio con via Balme. Con l’aggiunta di un ampliamento del marciapiede per restringere lo stesso incrocio.
Non certo la realizzazione di una cattedrale. Un impegno che, prendendosela molto comoda, potrebbe richiedere una settimana di lavoro, senza sabato e domenica. Invece l’opera giace ferma. Il marciapiede è stato allargato e poi tutto si è fermato. E si sono fermati pure gli altri lavori promessi per il quartiere Campidoglio.
In fondo alla giunta Appendino bastano i rendering. Mica c’è bisogno di realizzare le opere. Se proprio si deve ultimare qualcosa, si punta sulle scritte per terra per indicare in 20 km orari la velocità massima a cui si possono percorrere lunghi tratti di strada.

Forse è meglio così: meno fanno e meno disastri provocano. Però i lavori iniziati devono essere pagati, con i soldi dei cittadini. Che devono anche subire il fastidio di cantieri abbandonati, di opere abbandonate per settimane, per mesi. Sarà per questo che vorrebbero rinviare le elezioni comunali. Così si rimane attaccati alle poltrone, così non ci si affatica a prepararsi per il voto. Adelante Pedro, con juicio..