La micia sembrava partita per sempre, forse morta, rapita, scappata, dispersa.
E invece è tornata.
Certo, dopo molti giorni.
Certo, malconcia.
Però è tornata.
Ma i gatti hanno sette vite, o addirittura nove, per cui una in meno a volte non ha rilevanza.
Il vaso era pieno di terra secca e di erbacce.
Un bel vaso, grande, cubico, perfetto a suo tempo per quelle piante che erano un regalo da rito di passaggio.
Non mi davo pace perché sembravano definitivamente morte.
Però è un bel vaso, perfetto per le nuove che ho acquistato e che hanno bisogno di tanta terra.
Non rimane che svuotarlo e metterne di nuova.
Oggi guardo meglio e mi avvicino sorpresa.
Ne vedo almeno cinque di nuove puntine verdi e si sa che sono miope, per cui potrebbero essere molte di più.
Piccole, verdi ma svettanti.
Indomite hanno bucato la terra per vedere il cielo e mi osservano impavide.
Siete tornate.
Corro a prendere l’innaffiatoio per bagnare quella terra arida e desolata, proprio quella che stavo per buttare.
E’ emozione pura.
Chissà, forse a luglio saranno nel massimo splendore.
Siete tornate, avete deciso di farmi compagnia ancora per un po’.
Mi torna in mente la canzone di Riccardo del Turco che, tra le altre, cantavo ai mie figli piccoli prima della Nanna.
“Luglio, stamane al mio risveglio
Non ci speravo più
Luglio, credevo ad un abbaglio
E invece ci sei tu
Ci sei tu, in riva al mare
Solo tu, amore, amore
E mi corri incontro
Ti scusi del ritardo
Ma non mi importa più
Luglio ha ritrovato il sole
Non ho più freddo al cuore
Perché tu sei con me”
Mi conosco.
Un po’ romantica.
E incapace di rassegnarmi.
E grazie alla Natura che in qualche modo mi dà ragione.
Mi conferma che è possibile credere nei miracoli, anzi fa bene.