“Non c’è popolo più stupido degli americani”, sosteneva Giorgio Gaber. Sbagliando, perché i maggiordomi europei di Biden sono persino più stupidi. Però anche negli States, ogni tanto, qualcuno si sveglia con il piede giusto e, improvvisamente, viene illuminato. Questa volta è toccato a John Bolton, ex consigliere per la sicurezza nazionale Usa. Che, secondo Agcnews, ha scoperto che il mondo sta organizzando nuove alleanze mentre gli Stati Uniti piacciono sempre meno.
E poiché quando si accende la luce si vedono vari aspetti della realtà, Bolton si è pure reso conto che l’Arabia Saudita non si fida più di Washington (chissà perché..) e preferisce affidarsi a Russia e Cina per arrivare ad un accordo con l’Iran. Ma l’aspetto più interessante di questa scoperta dell’acqua calda è che l’ex consigliere per la sicurezza nazionale ha incredibilmente compreso che la follia di Zelensky e Biden ha spinto la Russia tra le braccia della Cina. Se continua così se ne accorgerà addirittura il governo italiano.
Dunque, secondo Bolton, un successo di Mosca nella guerra ucraina rafforzerebbe Pechino. Ma come si fa a staccare Putin da Xi Jinping continuando a mandare armi atlantiste a Zelensky? L’unica speranza di Washington è destabilizzare il Cremlino, favorendo il consueto golpe orchestrato dalla Cia e illudendosi che possa andar meglio degli ultimi. Per questo si comincia con il far circolare la voce di dissapori ai vertici della Russia. Voci prontamente smentite dal Cremlino, ma questa volta qualche dubbio rimane. Prigozhin, il leader della Wagner, continua a protestare per la carenza dei rifornimenti di munizioni. Una carenza che impedisce la totale conquista di Bakhmut.
Non sembra credibile che si tratta di una insufficienza nella produzione di materiale bellico o di difficoltà logistiche. Perché altri reparti ottengono proiettili ed armi e le dividono con i combattenti della Wagner. Più credibile che qualcuno, al ministero, si impegni per danneggiare la Wagner in modo da impedire a Prigozhin una carriera politica di alto livello. Con la speranza di obbligare la Wagner a conquistare Bakhmut in collaborazione con l’esercito regolare russo. Perché un Prigozhin vincitore solitario con il proprio esercito privato diventerebbe un problema per gli uomini del Cremlino.
Ma sarebbe un problema anche per il sogno statunitense di eliminare Putin sostituendolo con un pupazzo di Washington, in stile Eltsin. Perché, al contrario, si rischierebbe di esacerbare ulteriormente la situazione. Proprio come sta avvenendo in Georgia. Dove il governo sicuramente filo europeo di Tbilisi si è ritrovato a fronteggiare una protesta creata a Washington e Kiev con la speranza di aprire un nuovo fronte contro la Russia. Ed il risultato è che il governo legittimo ha invitato i provocatori a tornarsene in Ucraina. Ed ora Tbilisi si fida molto meno degli atlantisti.
Evidentemente la lezione della guerra e della sconfitta in Vietnam non ha insegnato molto agli stupidi impegnati ad esportare la loro democrazia con colpi di stato e rivolte orchestrate e finanziate da Washington.