Un momento storico delicato, per la piccola e media borghesia italiana, per non parlare degli almeno sei milioni di italiani in povertà assoluta, secondo i dati Istat. Il tutto peggiorato con l’aumento dell’inflazione e la recessione in vista o temuta per l’autunno. Si è consapevoli che il potere di acquisto degli italiani si è ridotto generando uno stato generale di grande incertezza. L’aumento delle bollette, dei carburanti e in generale dei prezzi dei beni alimentari, con un’inflazione generale all’8%, sta mettendo a dura prova i risparmi delle famiglie e quindi i consumi.
È in questo clima di preoccupazione generale, che il presidente e amministratore delegato di Acqua Sant’Anna, Alberto Bertone, ha deciso di erogare ai propri dipendenti un bonus che consiste in una mensilità lorda aggiuntiva. “Questo gesto vuole essere un messaggio di vicinanza a tutti i nostri lavoratori che sono la forza della nostra azienda, un modo per ringraziarli per l’impegno prestato negli ultimi anni particolarmente impegnativi e critici -afferma Alberto Bertone –. Vuole anche essere la prima pietra di una strada percorribile da altri, mi auguro tanti, imprenditori italiani, affinché possano premiare i propri dipendenti con un’opportunità economica significativa per affrontare i prossimi mesi”.
Un chiaro segnale: le aziende italiane in questo momento devono investire e acquisire se possibile. È la giusta reazione all’inflazione e alla possibile recessione secondo Alberto Bertone, che si prepara all’espansione in Francia: il regno della rivale Evian (Danone). Proiettato in una mission impossibile, visto che è il secondo tentativo, dopo quello mai realizzato di una ventina d’anni fa. “Siamo entrati a maggio nei supermercati Casinò -spiega Bertone- ma la distribuzione non è capillare. In Francia non ti accolgono a braccia aperte come fa l’Italia con i prodotti stranieri.”
Bertone crede nella digitalizzazione delle aziende. Dati che permetteranno di capire sempre di più i gusti dei consumatori. Preoccupa l’inaridimento delle fonti, perché, rende più difficile soddisfare la domanda, che per le acque minerali è decisamente in crescita. «La siccità rappresenterà sempre di più un problema — dichiara Bertone —. Non c’è più la neve, che ci dava l’acqua un po’ alla volta. Le sorgenti rendono ancora, ma la portata si è dimezzata rispetto al mercato normale. Si vedono solo montagne asciutte. Non abbiamo cali della produzione ora, ma il raggiungimento degli obiettivi potrebbe essere ritardato».
Bertone chiede ulteriori sforzi ai suoi operai, passare dal miliardo e mezzo di bottiglie prodotte ora a tre miliardi entro cinque anni, quindi al raddoppio dei ricavi, se non ci sono problematiche. «Contiamo di aumentare il fatturato del 20% quest’anno, ma siamo coscienti che gli utili si abbasseranno per l‘incremento verticale dei costi. Questo perché da gennaio il costo dell’energia è quintuplicato, quello della plastica è salito del 150%. Inoltre non si trovano prodotti necessari, come il film termoretraibile che ricopre il pacco da sei bottiglie». O come l’anidride carbonica che serve per produrre l’acqua gasata (un sesto della produzione attuale), per cui Bertone aveva già denunciato la difficoltà d’approvvigionamento.
Bertone rende pubblico il suo gesto con una speranza “Spero – sottolinea – che dicendolo pubblicamente anche altri lo facciano. Non risolve i problemi, ma è un contributo. Ci costa tra 700.000 e 800.000 euro e purtroppo ai dipendenti arriveranno in totale 400.000 euro. Penso che lo Stato dovrebbe detassare tutte le aziende che lo fanno, così potremmo donare ancora di più”.