Può una categoria professionale di 250mila lavoratori non contare assolutamente nulla in ambito politico? Può la stessa categoria essere utilizzata come bancomat dal governo che ha appena chiesto un intervento da 350milioni di euro per l’acquisto di Btp? Sì, può. Se la categoria è quella degli agenti di commercio. 250mila lavoratori con un reddito medio alto, che intermediano il 70% del Pil italiano. La categoria ideale per qualsiasi governo. Perché è l’unica che si rifiuta ostinatamente di essere una “categoria” e continua pervicacemente a difendere la volontà di essere 250mila individui singoli.
Così quella che potrebbe essere una forza contrattuale in grado di ottenere maggiori diritti e benefici (dall’auto all’età della pensione) preferisce restare una debolezza di 250mila solitudini. Non sempre uniti si vince, ma sempre si perde stando da soli ed illudendosi di ottenere qualcosa a livello politico.
Se n’è discusso a Torino, all’assemblea dell’Aparc Usarci, il principale sindacato di categoria. Ed è difficile anche fare sindacalismo quando gli associati evitano accuratamente ogni forma di partecipazione. Si vota per il rinnovo dell’ente previdenziale? A votare è una ristretta minoranza. Si organizzano corsi di formazione, di aggiornamento? In pochi li seguono, gli altri hanno da lavorare. Come se la formazione e l’aggiornamento non fossero parte integrante del lavoro.
La conoscenza, il sapere sono sempre più determinanti. Ma vengono considerati una perdita di tempo. Salvo, poi, correre disperati a cercare una consulenza dopo aver firmato contratti capestro assurdi e che si sarebbero evitati dedicando un briciolo di tempo ai corsi predisposti dal sindacato. E con un minimo di partecipazione in più si possono conoscere le iniziative per agevolazioni, sconti, convenzioni. Si perdono opportunità perché non si ha tempo per informarsi.
E le controparti, che siano quelle del mondo del lavoro o delle istituzioni pubbliche, ne approfittano. Perché una massa d’urto di 250mila lavoratori può confrontarsi con i ministeri per ottenere qualcosa in cambio degli ingenti finanziamenti richiesti. Ma 250mila singoli agenti di commercio che si lamentano non ottengono assolutamente nulla. E continuano a pagare.
24 commenti
Quindi è sempre demerito degli agenti, è vero siamo 250.000 ma contiamo zero, tutta colpa nostra? Avete mai organizzato una manifestazione? Non ricordo 🤷♂️
Vogliamo parlare delle nostre pensioni?
Io nel 2015 avevo una aspettativa di 450 € lorde, ora per i calcoli insensati che fa Enasarco e non i cattivi, la mia aspettativa di pensione sono 250€ lorde, quasi 30 anni di versamenti , a saperlo chiudevo nel 2015
Mah io sono basito da quanto abbiano deturpato il patrimonio di Enasarco, rubato a tutti quelli che hanno versato senza raggiungere almeno 20 anni..se a voi sembra normale? Solidarietà che paghiamo in base a cosa? Dove vanno a finire? Perché una volta non c’era e dal 2004 si sono inventati sta tassa occulta crescente di anno e anno..ma vi sembra normale? Dopo che pago INPS, ENASARCO assicurazioni varie perche’ gli enti non garantiscono nulla se non quando sei sul letto paralizzato.,e io devo pagare la solidarietà? Vado alla mensa dei poveri li si che faccio solidarietà!
L’auto posso scaricare l’80% di 25k, 40000 km con la Panda fateveli voi, sigle sindacali inutili che mangiano senza risolvere nulla! Ma quali da soli siete ridicoli!
La pensione va calcolata in base hai versamenti che sono stati fatti….se dopo 30 anni di versamenti la tua aspettativa di pensione sarà di 250 euro lordi sicuramente in questi 30 anni hai versato talmente poco che ti spettano 250 euro……
Manca la comunicazione, quanti agenti pensate che vi conoscano?
Tra quelli che conosco io nessuno , solo io
sottoscrivo il commento del collega Antonio
Interessante.
Condivido appieno quello che avete detto ma effettivamente non ricordo manifestazioni o incontri a livello provinciale o regionale. Dopo le elezioni Voi e FNAARC siete spariti….
consulenze approssimative con persone che non hanno tempo o che conoscono poco della problematica e ti indirizzano direttamente da un avvocato.
cerco di parlare con i miei referenti e lanciare proposte per i vertici ma nessuno ti ascolta e solleva scuse generiche con: “ci stanno lavorando”
Ma di cosa state parlando.
Nodo pensioni: per come impostato è una vergogna, chi vuole iniziare a intraprendere questa attività con le aspettative che avete creato….
La nostra categoria è per natura individualista ma se vogliamo farci sentire nelle sedi opportune dobbiamo raccogliere consensi da tutti i colleghi e DOVETE SEMINARE come noi agenti in strada tutto il giorno da clienti…
Buon lavoro a tutti i colleghi
certo , una falange di 250.000 elettori compatti potrebbe influire in modo determinante sulle sorti degli agenti. Ma vista l’indegna gazzarra che i nostri rappresentanti sindacali sono riusciti a mettere in scena per l’elezione del CdA di Enasarco , come si può immaginare anche solo di iniziare un discorso in questo senso? Alla base di tutto ci sono scelte politiche e quale sarebbe il partito di riferimento nel quale si potrebbero immedesimare gli agenti , che fanno parte della categoria professionale più eterogenea del pianeta per cultura, redditi e organizzazione? Restano purtroppo pie illusioni, la sola cosa sensata sarebbe intanto di chiudere l’ ENASARCO e lasciare liberi i singoli di agenti di versare i contributi obbligatori in un fondo pensione e malattia di scelta individuale, che certamente avrebbe rendimenti più sicuri e maggiori non dovendo foraggiare un costoso apparato e gli appetiti del sottobosco romano che ci orbita da sempre intorno,
Sarebbe un’idea giusta questa di creare un fondo in alternativa all’Enasaro, ma chi lo dovrebbe governare : un banchiere, un consulente, o chi altro . Meglio tenerci l’ente attuale e portare dentro gente che non vuole approfittare del suo potere per regalare case o regalare consulenze, insomma gente onesta . . . . . . . . . se ancora esiste . Noi siamo gente che amministra decine di milioni di fatturato per gli altri e non rubiamo, ma ci adoperiamo per aumentare questo fatturato sapendo che i cassetti sono due : quello nostro e quello della mandante ; quindi fuori i curricula e candidiamo i più esperti .
completamente d’accordo su enasarco. Avidi e per noi obbligatori, una “tassa privata” ormai troppo onerosa non solo per noi ma anche per le mandanti, al giorno d’oggi in cui i margini sono ridotti all’osso. Enasarco, per gli agenti, è solo un problema e un ostacolo. E’ la gallina dalle uova d’oro per chi ci gravita attorno
Buongiorno , in riferimento alle pensioni trovo abbastanza sconveniente che si debbano prendere i tre migliori anni consecutivi degli ultimi 10.
sembra messa come una agevolazione che va a favore degli agenti , ma cosi non è, in quanto non siamo piu in un mercato come quello di 30 anni fa , ma oggiil
volume delle vendite risente di ogni cosa succeda e di ogni rivolo di vento che si muove in maniera anomala , e fa impennare o precipitare trimestre dopo trimestre , anno dopo anno , una curva schizzofrenica e imprevedibile .vedi quello che sta succedendo con il 110% e tanto altro.in ogni settore si operi.
non sarebbe piu’ equo , visto che è comunque un calcolo contributivo, esaminare tutta la vita dei versamenti dell’agente.
non so forse è penalizzante, , a me è successo come ad Antonio , era molto meglio che chiudevo qualche anno fa ci ho rimesso diversi €.
mi mettevo a fare altro ,magari da dipendente , non mi manca certo esperienza nel mio settore mi sarei potuto vendere benissimo e ENARARCO non prendeva piu’ un centesimo di contributo. dovendo comunque pagarmi, al momento della maturazione, una pensione piu alta perche dovremmo mettere in atto questi mezzucci da furbetti, credo che una rilettura seria e appassionata della norma darebbe piu’ lustro a tutti.
in Italia è una questione storica purtroppo, fin dai tempi di Machiavelli che ben evidenziò come ogni italiano vuole far di testa sua. La situazione inoltre agevola questo andazzo: paese dei compromessi, leggi poco chiare, sanzioni esagerate anziché logiche, e poi non applicate . Favoritismi.
Senza dubbio la formazione è importante, io personalmente sono agente dall’88 e mi sono iscritto all’università 4 anni fa, laureandomi lo scorso anno
Essere il sindacato di gente che non partecipa (ma che legge tutto) non è facile ma è fattibilissimo, da sempre il popolo è manipolabile, semplicemente va dove conviene; in america le associazioni contano tantissimo, perché fanno la differenza sul serio: mi viene in mente una semplice associazione motociclistica (GWRRA), 70.000 membri, ci sono mille motivi per essere associati, dalle convenzioni assicurative, all’aiuto sul territorio, convenzioni hotel, membri che mettono a disposizione il loro telefono per chi ha problemi vicino casa loro, allo studio legale gratuito per gli associati che si occupa solo ed esclusivamente di quell’aspetto della materia. E’ un controsenso non essere associati, ed è quello cui dovete arrivare anche voi. Non è necessario che l’agente partecipi alle riunioni, è sufficiente che siate in grado di creare una reale differenza di benefici tra chi si associa e chi no, in questo modo l’agente saprà che le vostre scelte sono sempre le migliori per lui
Non si pretende uno sconto carburanti, ma commercialista specializzato, studio legale specializzato, e diritti seri (formazione specifica, gratuita o poco costosa, SOLO ED ESCLUSIVAMENTE per chi è associato usarci sarebbero sufficienti.
Dovete proporvi alle mandanti, creando una cerchia di agenti selezionati da voi in stile tuoagente.com (e per far questo dovete fare interviste agli agenti prima di inserirli nel vostro organico, valutarli e scartare chi non è all’altezza, visto che oggi il titolo non serve più per praticare), dovete fare da filtro tra mandanti serie e agenti seri, scartando tutta la fuffa che c’è in giro, tutte le mandanti opportuniste che cercano un agente per “vedere come va” e poi alle prime fatture serie dei clienti, lo lasciano a casa. Ricordiamoci che un agente PRIMA lavora per dei mesi, POI inizia a vedere delle rpvvigioni
Dovete proporre un “contratto tipo”, che tuteli gli agenti, e che le mandanti devono firmare per poter lavorare con i vs agenti selezionati. Dovete impedire ad ogni vs agente affiliato, che si accordi con la mandante fuori da quel contratto, altrimenti lo buttate fuori da usarci
L’agente e la mandante devono avere la sensazione (che è certezza) che il vostro filtro è essenziale, l’agente deve essere convinto che il vostro appoggio lo tuteli
Serve competenza e aggiornamento continuo anche per voi, interventi e richieste al governo costanti che riguardano la tutela della professione. A quel punto, non sarà necessario convincere nessun agente ad associarsi, perché ripeto, sarà una follia non farlo
Ovviamente per fare ciò dovete innanzitutto amare la categoria, NON fare come enasarco che ci spenna e basta, e che è florida solo a causa della sua obbligatorietà, per poi sperperare i nostri soldi in acquisti scellerati o stipendi da capogiro, controproponendoci vacanze termali vicino Roma, buffoni
Ripeto, la gente va dove gli conviene, sicuramente una newsletter o una lamentela, come dite, non è sufficiente
Per contare bisogna alzare la voce, e per farlo bisogna essere uniti. In un sistema di rappresentanza l’unico modo è passare dai sindacati, ma la scelta non è facile, perché ognuno sparla degli altri. L’Enasarco viene saccheggiata da anni e agli agenti vengono date le briciole, mentre il grosso della torta finisce nella pancia dei vari carrozzoni pubblici. Forse è arrivato il momento di una vera, grande manifestazione pubblica, per oppporsi a questo scempio.
Potrebbe essere l’ultima opportunità di avvicinare gli agenti ai propri organi di rappresentanza per gridare in faccia la parola BASTA all’Inps, alla CDP e ai vari ministeri che ci usano come un Bancomat.
Secondo l’associazione o ancora meglio le associazioni che organizzassero un simile evento, magari a Settembre prima delle elezioni, farebbero Bingo, nel senso di avere senz’altro i consensi e l’attenzione di molti agenti rimasti passivi o indifferenti.
Io dopo 35 anni da agente sarei ben felice di scendere in piazza.
Certo,basta inps che non c’entra nulla con noi.Abbiamo versamenti di anni molto importanti dovremmo avere pensioni adeguate alla ns categoria.NIENTE INPS non c’entra nulla con noi è stata resa obbligatoria dopo molto dopo.Certo bisogna far sentire la ns voce siamo un esercito di guerrieri sulle strade che faticano sulla propria pelle come matti e solo per passione.
Io darei anche molta importanza ai nostri rappresentanti anche sindacali che non ci hanno mai aiutati forse hanno aiutato se stessi . Io ho avuto l’esperienza di due fallimenti di azienda i sindacati. INESISTENTI ho dovuto fare tutto da solo io e i miei colleghi per questo sono uscito dal sindacato . Per fortuna io ho finito ma mi fanno pena i giovani almeno che non abbiano grosse agenzie per il resto DESERTO . ENASARCO TRUFFA CONTINUA CON DEI CONTEGGI PENSIONISTICI DA FAME PER I MONOMANDARI COME ERO IO PURTROPPO MEGLIO FS
Organizziamoci…formiamo un nostro partito..un movimento scendiamo in piazza uniti..
al di la che si può sempre dire di NO alla richiesta del governo, visto che hanno fatto veramente molto poco per noi.; cosa potrebbero farci ? aumentarci le tasse?? più controlli fiscali? già lo fanno…
dall’articolo scaturisce palesemente che all’assemblea di Torino si è ufficializzato l’assoluta indifferenza degli agenti per Enasarco.
in poche partecipano alle elezioni? ma avete visto che teatrino veramente di basso livello che ne è venuto fuori? corsi di formazione, aggiornamento, certo che sono importanti ma se fino ad ora non c’è stata partecipazione, probabilmente o l’Enasarco non è in grado di proporli oppure molto semplicemente non interessano a nessuno … E VA COMUNQUE BENE COSì!!!!
poi visto che siamo 250k individui singoli, si scioglie L’Enasarco!! votiamo per metterlo in liquidazione, così non ci facciamo più il sangue amaro per le notizie come quella sopracitata, cioè obbligati ad acquistare BTP; Nel nostro deposito titoli, se vogliamo li sottoscriviamo oppure no.
di positivo ci sarà che potremmo versare la quota nel fondo pensione che vogliamo ( e non scrivo i vantaggi fiscali di sottoscrivere un fondo pensione) che non avremmo più trattenute “strane”; che non dovremmo attendere altro tempo se non la pensione INPS ( aimè)!!!
perchè se non si conta nulla come citato, tanto vale non aver altre cose da pensare o che portano preoccupazione, ne abbiamo già troppa!!!
Per quanto riguarda coloro che firmano contratti capestro con le aziende…… si suggerisce prima un buon corso di lettura ( che non guasta mai..) e poi qualche buon avvocato che sappia leggere i contratti.
chi vuole tenere in vita Enasarco? forse qualcuno che poi si deve trovare un lavoro vero? ahahah è una battuta spiritosa….
Credo che le nostre sigle sindacali, io non sono ancora iscritto ma quest’anno vorrei scegliere, dovrebbero fare lo sforzo di unirsi in un paio di iniziative annuali( sforzo impossibile?) …lancio uno slogan ” Questa è Sparta” perché mutatis mutandis questo è ciò che siamo per l’economia del nostro paese. Ci riescono CISL Uil e.CGGL potremmo farcela per una volta anche noi?
Stefano
Piacenza
Avete la quota d iscrizione, bene, è già un consenso, basta chiacchiere, datevu da fare anche voi chiedendo benefici per gli agenti iscritti. Non mettetevi a fare i politici.
Capisco che i primi passi di una rappresentanza sindacale strutturata sul territorio siano quelli più difficili, ma è un fatto che in qualsiasi rapporto, pensare che la forza contrattuale non sia basata essenzialmente sulla forza rappresntativa è una pia illusione.
Che la controparte sia lo Stato o le imprese con cui veniamo in contatto per la natura del nostro lavoro, il “peso” che si trovano di fronte determina l’atteggiamento.
E pensare di poter instaurare una contrattazione paritaria contando solo sulle proprie forze è semplicemente puerile.
Dobbiamo crescere, culturalmente e come coscienza di categoria.
Siamo di fronte a un’apocalisse, e quando un’apocalisse distrugge i sogni, l’unico modo per vincere la paura è attraversarla. Così come l’unico modo per affrontare la vita è uscire dalle comodità, arrischiarsi, ascoltare il prurito del dolore. Ribellandosi alle convenzioni sociali, a un handicap fisico imposto dalla natura, perchè un «limite è un limite solo se uno lo sente come un limite, sennò non è niente».
Per prendere spunti leggo e recentemente ho letto un romanzo breve. «Storico», ambientato nella Roma dell’imperatore Tito, quando Ercolano e Pompei furono distrutte dal Vesuvio; “La Fortuna” di Valeria Parrella. Nato a Pompei, figlio di un Senatore e con un occhio leso. Lucio sviluppa l’ambizione di trasformarsi in marinaio. Imbarcato sulla “Fortuna ” fa rotta sulla città che sta per essere devastata dall’eruzione del Vesuvio. Come andò a finire a Pompei lo sappiamo. Lo sa anche Lucio che riesce a salvarsi, malgrado i sui cari siano rimasti sepolti.
Tre anni e settemila uomini per costruire le mura della città, cancellati dal soffio di un vulcano. Eppure, eppure, dice Parrella aggrappandosi a Stazio «quando tutto sembra distrutto, un uomo si ferma e ricorda. E nell’archivio della coscienza germoglia il futuro come un fiore nel deserto». Una gracile stabilità di cui oggi abbiamo ancora bisogno, oggi più che mai, difronte alla lava del futile che ci sommerge e ci confonde.
Gentili colleghi dell’ Usarci, io ero con Voi iscritto appena iniziata l’attività di Agente nel 1990 perché ci credevo. Purtroppo è stata una esperienza negativa!
La mia iscrizione scadeva a settembre ed era mia intenzione non rinnovarla e di conseguenza non versai la quota. Cosa fece il sindacato USARCI sez. di Pd?
Ai primi di ottobre ricevei dall’Avvocato a mezzo raccomandata A/R intimidazione di pagamento per l’anno passato e per l’anno futuro in quanto non avevo inviato la disdetta entro settembre, pena un’azione legale per il recupero della somma.
Sicuramente ci sarà chi si dedica e fa del bene all’interno del sindacato ma se mancano gli iscritti dovete farVi un esame di coscienza sul come, anche l’USARCI, ha trattato gli stessi, quando c’erano.
Cordiali Saluti
A.Bison
Buongiorno, a leggere la vostra nota ci si potrebbe sentire in colpa per “non essere” parte di una categoria che partecipa molto alla vita sindacale (sotto qualsiasi sigla di sindacato), ma a leggere i commenti dei miei veri colleghi si capisce il motivo ampiamente e qui le ragioni le dovreste capire voi.
Forse, NON ci sentiamo rappresentati da persone che non svolgono bene un incarico per il quale ci chiedono una tessera e un voto!
Non sono iscritto a nessun sindacato di questa categoria, a cui appartengo da 37 anni, ma seguo la vita politica in generale come pochi in Italia ormai e voto quando c’è da esprimersi, penso che vi ho sempre visto litigare per una poltrona in enasarco senza mai portare a casa nulla, insieme a tutte le altre sigle, beninteso.
Quanto mi piacerebbe vincere una battaglia sindacale ora che anche mio figlio è entrato in categoria, per lui almeno, una delle tante che ci sono da combattere….forza allora convincetemi voi per primi coi fatti, io ci sono.
La grande maggioranza degli agenti di commercio non è iscritta ad un sindacato, perché non si sente rappresentata in modo adeguato. All’USARCI ed anche agli altri sindacati ogni iscritto deve versare una quota annuale, ma senza ottenere nulla in cambio. I nostri sindacati sono solo dei parassiti che si fanno mantenere, ma non svolgono un’azione adeguata per salvaguardare i diritti degli associati. Questo è il vero ed unico motivo che gli agenti non aderiscono ai sindacati.
L’ente ENASARCO ha una direzione ed consiglio di amministrazione compostato da incompetenti ed affaristi e molte volte anche da ladri che rubano (come risulta da trasmissioni televisive) invece di ridistribuire in modo siero ed onesto i contributi che ricevono. Ci sono norme assurde che dimostrano che non rispettano i loro doveri di onestà, quando in base a norme create, apposta derubare gli iscritti all’ENASARCO, a fronte di quote versate, quando si verifica il mancato raggiungimento degli anni minimi richiesti si trattengono tutte le quote ricevute, senza erogare la pensione. QUESTA E’ UNA GRANDE TRUFFA, ma tutti sindacati non hanno mai fatto nulla per chiedere che vengono rimborsate la quote annuali pagate quando non viene erogata la pensione.
Ormai gli agenti di commercio hanno compreso che le attuali sigle sindacali sono composta da persone, che come si fanno mantenere da veri parassiti.
La grande maggioranza degli agenti di commercio non è iscritta ad un sindacato, perché non si sente rappresentata in modo adeguato. All’USARCI ed anche agli altri sindacati ogni iscritto deve versare una quota annuale, ma senza ottenere nulla in cambio. I nostri sindacati sono solo dei parassiti che si fanno mantenere, ma non svolgono un’azione adeguata per salvaguardare i diritti degli associati. Questo è il vero ed unico motivo che gli agenti non aderiscono ai sindacati.
L’ente ENASARCO ha una direzione ed consiglio di amministrazione compostato da incompetenti ed affaristi e molte volte anche da ladri che rubano (come risulta da trasmissioni televisive) invece di ridistribuire in modo siero ed onesto i contributi che ricevono. Ci sono norme assurde che dimostrano che non rispettano i loro doveri di onestà, quando in base a norme create, apposta derubare gli iscritti all’ENASARCO, a fronte di quote versate, quando si verifica il mancato raggiungimento degli anni minimi richiesti si trattengono tutte le quote ricevute, senza erogare la pensione. QUESTA E’ UNA GRANDE TRUFFA, ma tutti sindacati non hanno mai fatto nulla per chiedere che vengono rimborsate la quote annuali pagate quando non viene erogata la pensione.
Ormai gli agenti di commercio hanno compreso che le attuali sigle sindacali sono composta da persone, che come si fanno mantenere da veri parassiti.
Quando si vedrà che un sindacato sarà composto da persone oneste certante gli agenti torneranno ad iscriversi.