È stata rilanciata un’ipotesi dal quotidiano Il Tempo, che ha raccolto la testimonianza di un anonimo vecchio membro del Partito Comunista Italiano. L’ex comunista avrebbe dichiarato:”Sembra molto diverso dall’uomo visto da vicino anni fa. Di sosia ne ha sempre avuti parecchi a disposizione, utilizzati anche in cerimonie ufficiali: non è che uno di questi si è sostituito al vero Putin, che magari nel frattempo è scomparso oppure è ricoverato in una clinica?”.
Una teoría dettata dal fatto che il Presidente della Russia appaia fisicamente diverso rispetto a qualche tempo fa. Questa, comunque, non è una teoria nuova. Anche l’anno scorso se ne discuteva. In particolare, negli ambienti del governo georgiano sarebbe circolata in via non ufficiale la voce secondo cui il vero Putin sarebbe morto o malato e per questo sarebbe stato sostituito. Un’ipotesi legata al fatto che da diverso tempo non avesse più la capacità di parlare tedesco, appresa quando lavorava per il Kgb in Germania Est, e che nelle occasioni ufficiali chiedesse assistenza ad un interprete.
Una leggenda dei due Putin ha radici lontane e nacque nel 2015, quando lo zar russo sparì misteriosamente dalla circolazione per una decina di giorni. È stata poi rilanciata con forza nel dicembre del 2016 dal «Daily Star»: un foglio inglese specializzato in gossip che titolò “Putin avvelenato e sostituito da un sosia”.
Nell’estate del 2020, sulla vicenda intervenne proprio Vladimir Putin. Ne parlò all’agenzia Tass, svelando un retroscena: «Sì, ho rifiutato di avere un sosia. É stato durante gli anni più duri della lotta al terrorismo». Una sorta di ammissione al fatto di averne avuti in precedenza che non placa certo gli attuali dubbi.
Potrebbe essere una straordinaria strategia per i leader moscoviti, nel caso di una sconfitta russa, tirare fuori una non verosimile storia e dare tutte le colpe a un sosia, avrebbe ipotizzato l’ex parlamentare. Una sceneggiatura perfetta per uno dei film di 007, quando protagonista era James Bond.