Il nome ”Garbin” è quello della gerla. Il contenitore universale delle montagne piemontesi (e non solo). Per trasportare il letame o per raccogliere l’uva, sempre sulle spalle di uomini e donne che, sui pendii scoscesi delle Alpi, davano vita alla viticoltura eroica. Fatta di sacrifici, fatica, amore per la propria terra. Ed ora a Chiomonte, all’inizio dell’Alta Val Susa e nel cuore del territorio noto per gli scontri legati alla costruzione della Tav, la famiglia Croce si è caricata ‘l Garbin sulle spalle ed ha creato un’azienda agricola con annesso ristorante.
Non un agriturismo, ma proprio un’azienda agricola con due stanze in bed & breakfast ed appunto il ristorante affidato da Andrea e Nadia alla cucina del figlio Lorenzo. A complicare ulteriormente la vita di questa famiglia tenacemente aggrappata al proprio territorio è anche la collocazione al di là del punto di controllo militarizzato del cantiere della Tav. Sempre meglio evitare di avere a che fare con la burocrazia italiana.
Gli ostacoli, comunque, non hanno fermato chi è abituato a confrontarsi con le difficoltà di una natura difficile. Prima salvando una piccola vigna storica e poi impiantando una nuova vigna di Baratuciat, un vitigno autoctono pressoché sconosciuto e quasi scomparso. Nel corso degli anni si sono aggiunti altri autoctoni, dall’Avanà al Becuet, tutti lavorati in purezza proprio per esaltare le caratteristiche del territorio valsusino.
E poi, per non farsi mancare nulla, ‘l Garbin si è dedicato anche alla coltivazione dello zafferano ed alla produzione di miele e marmellate.
Quanto al ristorante, l’offerta è concentrata su piatti che uniscono il territorio con altri sapori piemontesi e non solo. Taglieri di salumi e formaggi con miele bio e confettura, vitello tonnato con salsa monferrina, plin di Seiras e asparagi di Santena, gnocchetti di erbe spontanee con crema al Blu e nocciole Piemonte, petto d’anatra con crema di carote arancia e cannella. Solo alcune delle proposte, caratterizzate da un prezzo contenuto. E già questo è un atto eroico, considerando gli aumenti di molti altri ristoranti.