Proprio un anno fa, il 31 maggio 2017, la Regione Liguria approvava una legge che modificava a favore degli Italiani l’assegnazione delle case popolari.
La legge 13/2017 prevedeva infatti che gli stranieri potessero iscriversi alle graduatorie per avere una casa solo se «regolarmente residenti da almeno dieci anni consecutivi nel territorio nazionale».
La norma metteva al centro un principio più volte ribadito da tutti i movimenti di centrodestra e cercava di fare qualcosa di concreto per gli Italiani in difficoltà che si vedevano troppo spesso scavalcare dagli stranieri.
Nei giorni scorsi, però, la Corte Costituzionale, chiamata in causa dallo stesso Governo Nazionale, ha clamorosamente bocciato tale decisione. La Consulta ha infatti dichiarato “incostituzionale” l’articolo 4 delle legge promossa dal presidente Toti in quanto conterrebbe una “irragionevole mancanza di proporzionalità».
Via social è arrivato immediatamente l’amaro commento del Governatore della Liguria che su Facebook ha dichiarato: «Volevamo dare prima la casa agli italiani. Ci hanno bloccato, è gravissimo! Invece di occuparsi dei veri bisogni dei cittadini, il passato governo di centro sinistra ha ben pensato di intervenire su una nostra legge, che dava a liguri e italiani la priorità sulle case popolari e che ora è stata bloccata: un atto grave, ma che non ci ferma. Come Regione Liguria andremo avanti per aiutare i cittadini più deboli e rispondere alle loro reali esigenze».