Il Corriere della sera, ex quotidiano di riferimento della (non sempre buona) borghesia italiana, è ormai in gara con Repubblica in versione Molinari per essere l’organo ufficiale della Casa Bianca. Dunque non stupiscono le prese di posizione a favore di Biden, trasformato in una versione d’Oltreoceano di Sua Divinità. Qualunque cosa faccia, è fatta bene. Ed anche quando sbaglia, il presidente Usa ha comunque ragione.

Così, dopo i patetici insulti rivolti a Putin, il quotidiano di “braccino” Cairo non ha trovato niente di meglio che invitare il leader russo a far finta di niente e ad allinearsi ai diktat americani. Perché il vero nemico – assicurano in via Solferino – è la Cina. Il discorso funzionerebbe se l’invito fosse per un accordo alla pari tra Washington e Mosca. Ma non è così. I russi dovrebbe accettare la supremazia statunitense e limitarsi a fornire gli aiuti richiesti affinché Washington possa mantenere il primato a livello mondiale.
Stesso ruolo, ovviamente, da assegnare all’Europa, privata di ogni possibilità di autonomia per tornare ad essere una colonia ubbidiente degli Usa. Colonia, non partner. Come si vede perfettamente nell’utilizzo geopolitico dei vaccini. Biden ha chiarito che gli Usa li “offriranno” all’Europa solo dopo aver finito di vaccinare gli americani. Ma allo stesso tempo ha utilizzato l’Ema – sempre più indecente – per impedire di vaccinare gli europei con lo Sputnik russo.
Peccato che non tutti i Paesi siano così servili come l’Italia. Altri governi preferiscono pensare al benessere dei propri cittadini e, dopo l’Ungheria, anche l’Austria ha ordinato dosi di Sputnik. Tanto per far capire anche a Speranza che si può fare anche senza il permesso dell’Ema e di Biden.

Non è dunque chiaro perché Putin dovrebbe allinearsi agli ordini di un Paese che ha varato sanzioni economiche contro la Russia, che ha violato i patti non scritti provocando rivolte fasulle in Ucraina, in Georgia. Che sta ostacolando la pacificazione della Siria proprio per ostacolare Mosca.
È vero che la Cina ha velleità imperiali. Ma proprio come gli Usa. E le acquisizioni di aziende europee da parte di investitori cinesi seguono le analoghe operazioni compiute per decenni dalle multinazionali americane.
Se l’Unione europea non fosse guidata da personaggi al servizio di Washington e di Wall Street, avrebbe favorito il rafforzamento dell’Asse Bruxelles/Mosca. Creando una potenza europea non solo economica ma anche politica, in grado di confrontarsi credibilmente con Pechino e Washington. Invece si è preferito accodarsi alla narrazione americana, varando sanzioni stupide per colpire non i nemici dell’Europa ma i rivali degli Usa. Follia, stupidità, servilismo, corruzione: ciascuno scelga le ragioni del suicidio europeo.