Carneade, chi era costui? Alessio Butti chi? Il sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega all’innovazione tecnologica non ha neppure Manzoni ad immortalarlo. Eppure ha un incarico di notevole complessità. Poi vai a leggere il curriculum e nascono i dubbi, le perplessità. Tante perplessità. L’impressione è di un altro miracolato benché non sia cognato del capo supremo. Un signor nessuno premiato per chissà quali meriti. E invece il signor nessuno conquista all’improvviso la scena con la proposta di cancellare lo Spid caricando tutto ciò che è necessario sulla carta d’identità. Quella elettronica, ovviamente.
Butti è un perito tecnico, quindi avrà una vaga idea di come realizzare il progetto. Ma non è ciò che conta davvero. Quello che è importante è che un signor nessuno si è reso perfettamente conto dell’oppressione continua dello stato nei confronti dei cittadini sempre più sudditi. E Butti ha avuto l’idea di semplificare i rapporti, provando ad eliminare almeno uno dei tanti fastidi burocratici. Se determinati passaggi con la pubblica amministrazione possono essere fatti utilizzando la carta d’identità (che tutti devono avere), perché mai bisogna avere anche lo Spid?
Certo, ci sono problemi tecnici da risolvere, a partire dai lettori della carta. Ma dopo aver obbligato i sudditi a comprare tv o decoder nuovi, si può tranquillamente prevedere l’ennesimo bonus anche per la lettura della carta d’identità. E visto che il governo non ha la più pallida idea di come creare nuovo lavoro per i giovani che non avranno più il reddito di cittadinanza, si potranno utilizzare gli ex divanisti per distribuire le nuove carte d’identità elettroniche. Un servizio ai cittadini ed una occupazione a tempo determinato per i disoccupati.
Ed allora chapeau per Butti. Un applauso ad un cittadino qualunque che, evidentemente, qualunque non è ma che è consapevole di ciò che serve davvero alle famiglie normali. La dimostrazione che il buon senso, a volte, è più utile di una laurea. Che si può essere competenti anche senza un master alla Bocconi. Che l’intelligenza qualche volta viene premiata.
Poi, magari, le buone idee di Butti resteranno sulla carta perché la burocrazia si metterà di traverso ed impedirà di realizzarle. Però un segnale di attenzione da parte del governo nei confronti dei cittadini è arrivato. Il primo. Forse resterà l’unico. Ed allora viva Butti e la gente di buon senso.
2 commenti
mi sembrerebbe necessario evitare altri sprechi ed altre idiozie in Italia = Abbiamo il maggior numero di nella facenti che ufficialmente sono dei dipendenti statali che passano le giornate a perdere tempo!!!!
Abbiamo una burocrazia composta da individui totalmente idioti che crea problemi a chi lavora!!!!
Occorre ridurre a meno di metà i dipendenti statali, almeno vivremo con meno burocrati che fanno solo danni!!!
Nessuno mai risulterà insostituibile, ma Butti, persona sconosciuta ai più, anche no. Colao con Butti ,un cambio , oltre che essere errato, irriverente ed avvenuto senza un minimo di riflessione. Come ogni provvedimento di questo sciagurato governo.