Sembra di vivere in un mondo di Alici. Plurale, ovviamente, di Alice. Nome proprio di fanciulla. Nessuna parentela con le acciughe, per quanto eccellenti nei bigoli in salsa, piatto canonico della prossima, venezianissima, Festa del Redentore.
E l’Alice cui alludo è, ovviamente, quella dei racconti di Lewis Carroll. Che, inseguendo il Bianconiglio, entra in una tana, e si ritrova nel Paese delle Meraviglie.
E lo sguardo della ragazzina resta, per tutto il libro, stupefatto… stupefatto, da stupor latino. Che significa attonito, colpito, senza più respiro come se avessi preso un pugno alla bocca dello stomaco. Esperienza che non consiglio a nessuno….
Orbene, qui di emuli ed emule di Alice ve ne sono a bizzeffe. Spuntano da ogni angolo, da ogni Social… in tutti i programmi televisivi. E, soprattutto, nella sfera della politica. Da ministeri e parlamento.
E stupefatti sono stupefatti. Come se, inseguendo un coniglietto bianco si fossero ritrovati davvero nel, fantastico, Paese delle Meraviglie.
I proiettili ad uranio impoverito? Mica sono armi nucleari… si possono usare. Soprattutto se ad usarli sono Zelenski e i suoi… e poi chi ha detto che contaminino il terreno? Che siano pericolosi e nocivi? Anzi…
Chiedetelo ai serbi. O alle vedove dei soldati italiani di stanza in Bosnia morti di leucemia…
Le bombe a grappolo? Si, vabbè, erano state vietate da una convenzione… ma in fondo Washington non l’aveva mai ratificata (per inciso, l’Italia sì, e tra i nostri ministri mi sembra vi fosse tale Crosetto, ma potrei sbagliarmi…)… e, poi, anche i russi… e lo scopo è umanitario. La difesa della democrazia.
E se i bambini del Donbass ci finiscono sopra, o, peggio, le prendono in mano credendole giocattoli?
Danni collaterali… un prezzo conveniente da pagare per la libertà… chiedete a Madlein Allbright, che lo spiegò bene dopo i bombardamenti su Belgrado….
E, poi, le armi che noi mandiamo in Ucraina servono per la Pace. Mica stiamo andando in flagrante contraddizione con la nostra Costituzione… che, per inciso, resta la più bella del Mondo, come dice Benigni. Del Mondo delle meraviglie, naturalmente. Quello in cui siamo entrati inseguendo il Bianconiglio. Che si chiama Harvey, ed è l’amico immaginario del Cappellaio Matto seduto nello Studio Ovale.
Ora, qui non stiamo parlando di gente che ciarla seduta all’osteria il sabato sera… ma di chi governa i paesi. Gli altri della UE e, soprattutto, il nostro.
Ministri della Difesa che cinguettano garruli (tweet) sulle bombe a grappolo, le Clash bomb ed altri balocchi.
Presidenti del Consiglio che svolazzano come la Vispa Teresa tra gli abbracci dei potenti che fanno loro, affettuosamente, ganascino….
Tante “Alice”, entrate nella tana del coniglio e incapaci di uscirne. Che se ne stanno lì, tutte felici, a prendere il tè….
Perché il Paese delle Meraviglie a loro sembra… incantevole. Bellissimo.
Peccato che, agli occhi di tutti gli altri, italiani, russi, ucraini… appaia per quello che è realmente. E che sta diventando ogni giorno di più.
Il Paese degli Orrori.