Excursus sul neo acquisto invernale del Benevento, sulla scia dei consigli per l’asta di riparazione del fantacalcio, di cui abbiamo trattato in questo articolo. Parliamo del “Tanque” Adolfo Gaich, approdato da poco in terra campana per aiutare Pippo Inzaghi e co. a stupire ancora.
Adolfo Gaich è nato in Argentina nei pressi di Cordoba il 26 Febbraio del 1999. Il ventunenne argentino è ancora considerato uno dei talenti più promettenti nel panorama sudamericano. Il ragazzo è di origine tedesca e per questa ragione gli sono stati affiliati dei soprannomi ingenerosi quali “Fuhrer” e “genocida del gol”.
gli inizi della carriera di Adolfo Gaich
Cresciuto calcisticamente, da prima nella squadra locale del Bengolea e successivamente nel settore giovanile del San Lorenzo, stupisce tutti a suon di gol. Il giovane Adolfo era cosi consapevole delle proprie capacità che iniziò a studiare inglese da giovanissimo sapendo che prima o poi sarebbe arrivato il momento di approdare nel vecchio continente per stupire tutti anche lì. Se ad oggi abbia imparato la lingua non è dato saperlo. È dato invece sapere che nel 2018 inizia la sua carriera nel calcio professionistico con la maglia rossoblu dei Cuervos, durante la sua prima stagione non gioca molto ma fa comunque vedere grandi cose.
Arriva il 2019. Annata da incorniciare per Adolfo, oltre a segnare un discreto numero di gol con la maglia numero 38 del suo San Lorenzo debutta con la nazionale maggiore dell’albiceleste nella vittoria per 4-0 contro il Messico. Iniziano ad attribuirgli i primi paragoni con i grandi centravanti internazionali. Dalla leggenda argentina Martin Palermo fino all’esagerato parallelismo con un certo Robert Lewandowski. L’allenatore delle giovanili lo paragona invece a Bobo Vieri per fisico e fame di gol. L’annata calcistica 2019-2020 è tutto sommato positiva nella quale riesce a collezionare 5 gol in 12 presenze nella Primiera Division.
Parlando di caratteristiche tecniche il giovane Adolfo si contraddistingue per istinto e fiuto del gol d’altri tempi. È il classico attaccante che sente odore di porta anche se non si trova nella sua visuale. Nonostante alcune lacune tecniche, è un maestro nel proteggere palla per fare salire e rifiatare la squadra, oltre ad essere un finalizzatore unico nel gioco aereo grazie ai suoi 190 centimetri di altezza.

l’arrivo in europa
Non passa molto tempo e “El Tanque” cambia capigliatura sentendo profumo d’Europa e infatti le big europee puntano i fari su di lui, dal Siviglia al Milan passando per la Lazio fino ad arrivare al Benfica. Lo scorso agosto è stato però il Cska Mosca a rompere gli indulgi ed assicurarsi il talento per la modica cifra di 8,5 milioni di euro, approfittando dell’eccessiva titubanza delle concorrenti. Finalmente Adolfo vedeva esaudito il suo sogno, approdare in Europa. Certo, probabilmente il gelo russo non era quello che la sua testa fantasticava da bambino però ce l’aveva fatta e la scalata verso il grande calcio europeo era iniziata.

In Russia qualcosa si inceppa e non trova la quadra, le presenze sono pochissime cosi come i gol, appena 1 (segnato in Europa League contro gli austriaci del Wolfsberger) in 18 presenze totali tra campionato e coppe. Hančarėnka, tecnico del Cska, non lo vede. O gli concede poco spazio o lo fa subentrare a partita in corso. In un intervista rilasciata a Sos Fanta l’esperto giornalista argentino Casar Luis Merlo ci dice che Gaich ha un potenziale enorme e che l’esperienza russa non può essere presa totalmente in considerazione in quanto non ci sono dati sufficienti per poter valutare il giocatore. Merlo prosegue sottolineando la straordinaria vena realizzativa del giocatore capace di segnare tanto in relazione alle poche presenze e agli effettivi minuti giocati.
Adolfo Gaich: presente e futuro
Cercato e voluto fortemente da Pippo Inzaghi dopo averlo seguito per alcuni anni, Adolfo arriva finalmente a Benevento grazie al prezioso lavoro del ds Foggia che lo strappa ai moscoviti con la formula del prestito e un diritto di riscatto fissato a 11 milioni di euro. Non male. Per ora è Benevento, e sembra che le streghe puntino moltissimo su di lui, tanto da averlo preferito persino a un giovane già abituato alla Serie A e al calcio italiano come Cutrone. Il Benevento potrebbe essersi assicurato una attaccante dal grande valore non solo per il presente ma anche per il futuro, e chissà, magari un giorno Adolfo riuscirà a realizzare anche il suo sogno proibito, Barcellona. È tutto nelle sue mani, noi intanto ce le sfreghiamo e stappiamo una birra desiderosi di vederlo all’opera.
